lunedì, 25 Novembre 2024
Il Belgio deve vincere, in emergenza conta su Lukaku
Ci sarà Romelu Lukaku, ma è
emergenza infortuni per l’11 belga che domani affronterà gli
azzurri, pieno di giovani della Under 21. Terza con solo quattro
punti (dietro alla Francia, 9 punti, prima l’Italia a dieci), il
Belgio deve solo vincere per sperare di arrivare secondo e
quindi arrivare ai quarti. Ma le speranze di qualificazione è
scarsa poiché i Red Devils ormai non hanno più il controllo del
proprio destino. “Onestamente non avevo mai vissuto una
situazione del genere”: con queste parole il Ct belga, Domenico
Tedesco ha sintetizzato il suo sconforto per le condizioni dei
suoi.
“Nella mia preselezione di circa 50 giocatori, 20 non sono
disponibili. Gli ultimi giorni sono stati complicati da gestire.
Il problema più grande è che abbiamo dovuto attingere dall’Under
21″, ha aggiunto.
A rinfrancare il ct, il ritorno in campo della punta del
Napoli, tornato in gruppo dopo aver saltato il raduno di
ottobre. “È un leader naturale”, afferma Tedesco, che è felice
di riaverlo. “Quando entra nello spogliatoio, arriva con la sua
forza e questo avvantaggia tutti. Siamo contenti di averlo tra
noi, perché abbiamo bisogno di un giocatore così quando siamo
allenatori. Certamente non giocherà 90 minuti due volte.
Dipenderà dalla partita contro l’Italia”.
Detto questo i diavoli rossi intendono comunque dar battaglia
e provare di tutto per superare gli azzurri di Luciano
Spalletti: “Abbiamo una squadra giovane, con tanti giocatori
nuovi. Sarà interessante. Dopo due allenamenti – promette
Tedesco – vedo molta motivazione e creatività. Matte Smets avrà
diritto a qualche minuto, questo è certo. Tra i giocatori che
non sono al 100% e quelli che rischiano i cartellini gialli c’è
la possibilità di vedere giocare i giovani”.
Certamente, considerato l’infortunio di Kevin De Bruyne e il
prolungati disturbi di Thibaut Courtois, toccherà solo a Romelu
Lukaku guidare una nuova generazione il cui potenziale ora è
difficile da valutare. Se l’attacco resta una fonte di speranza (con Doku, assente
giovedì, Bakayoko, Duranville, Openda, Trossard e gli altri De
Ketelaere), se il centrocampo viene ricostruito attorno a Onana,
Tielemans e presto Lavia, la difesa resta un’incognita. I giorni
di Kompany, Vertonghen, Alderweireld e Vermaelen sembrano
lontani se confrontiamo il loro pedigree con i loro attuali
successori, Fae, Debast e Theate. E in quest’ottica, il duello
di giovedì allo stadio Re Baldovino sarà un test interessante.
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