La clinica del cane Palla sul grande schermo

(di Maria Grazia Marilotti) L’esperienza della clinica
Duemari di Oristano arriva sul grande schermo. L’umanità di
Monica Pais, Paolo Briguglio e dell’intero staff veterinario,
saranno raccontate nel documentario “Altri animali”, per la
regia di Guido Votano. Storie di soccorso e salvezza degli
ospiti a due e quattro zampe che hanno i contorni di una favola,
il sapore di grandi gesti d’amore compiuti in questo centro di
eccellenza e all’avanguardia, fondato nel 2003 da Pais e
Briguglio.
    Scrigno di storie. Come quella più emblematica, che ha
commosso il mondo: è la vicenda di Palla, la piccola pitbull
abbandonata con un collare stretto al collo che nel tempo le ha
deformato la testa. Monica Pais l’ha salvata “o meglio –
confessa – lei ha salvato me” Quotidianamente rimette in sesto
animali, domestici e selvatici, con pedigree o randagini, “rottami”, come li definisce affettuosamente la veterinaia, per
poi darli in adozione e assicurare loro un futuro in famiglia,
attraverso una fitta rete di contatti su Facebook e con
l’associazione internazionale “Effetto Palla”, nata sull’onda
dell’emozione suscitata dalla vicenda a lieto fine dell’ormai
celebre cagnolina.
    Il passaggio sul grande schermo dei momenti di vita vissuti
nella clinica e dei suoi ospiti arriva dopo i fortunati libri
scritti da Monica Pais per Longanesi e la favola sinfonica
dedicata alla volpe Metà. Il documentario, prodotto da Altri
occhi di Cristiano Bortone, sarà proiettato in anteprima venerdì
22 novembre a Oristano, all’Ariston alle 18.15 e alle 20.30, poi
a Cagliari al Greenwich domenica 24, a Terralba mercoledì 27, a
Iglesias venerdì 29 a Iglesias. Tappe a dicembre poi a Nuoro, il
5, a Sassari (10), a Tortolì (18 e 19) e da gennaio arriva nelle
sale italiane.
    La troupe ha seguito passo passo per cinque mesi la vita
all’interno della Duemari per raccontarla in presa diretta. La
cura di cani, gatti, rapaci, fenicotteri, carette carette,
delfini, cerbiatti, aquile, criceti, serpenti, volpi, l’arrivo
con urgenza al pronto soccorso, gli interventi in sala
operatoria, il risveglio dalla rianimazione, la degenza. Ma
anche la corsa per soccorrere un animale ferito tra i monti o
per strada. Un lavoro sempre in trincea. Settancinque minuti per
documentare un unicum e il valore di un lavoro che unisce alta
professionalità e solidarietà. “Una parte dei soldi che
guadagniamo con i pazienti, che hanno chi paga per loro, li
utilizziamo per curare gli animali di nessuno”, racconta
all’ANSA Monica Pais. A far da sottofondo nel documentario i
rumori dei macchinari in funzione, tra bip, ventilatori, le voci
dei medici. Un vero centro di eccellenza dal punto di vista
professionale e umano che tiene sempre le porte spalancate a chi
ha bisogno di cure.
    “Ogni anno arrivano da noi circa 200 animali randagi feriti,
ma non sempre – ammette la veterinaria – arriva il lieto fine”.
    La telecamera si sofferma sulla volpe Metà o sulla cerbiatta
Lussurzesa, giunte in condizioni disperate con ustioni
gravissime a seguito dell’immenso rogo che ha devastato il
Montiferru nel luglio del 20121. Poi falchi pellegrini soccorsi
in montagna, fenicotteri fratturati o stremati dai primi voli,
gatti e cani investiti.
    Palla non fa parte di questo ambito sanitario. Lei è una
privilegiata, sta benissimo e vive in famiglia con i
Pais-Briguglio, nel filmato si intravede solo per pochi istanti.
    “La faccia è diventata tonda ma sta benissimo”, conferma la
dottoressa, che poi spiega: “Nel portare avanti il nostro lavoro
siamo mossi da un unico desiderio, rimettere in sesto gli
animali, quelli che volano, che strisciano, che camminano a due
o quattro zampe, a volte la storia purtroppo – ribadisce – non
finisce bene. Come per Angelo, il pastore maremmano-coraggio che
ha cercato prima di tutto di proteggere il suo gregge dalle
fiamme, o il maremmano Mano, vittima della crudeltà umana.
    ‘Altri animali’, un invito all’altruismo, lo dedichiamo a loro”.
   
   

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