A Gianfranco Rosi il Premio ‘EnergaCamerimage’

E’ stato consegnato a Gianfranco Rosi
il prestigioso Premio EnergaCamerimage (Toruń – Polonia) per gli
eccezionali risultati nel cinema documentario. Il premio è stato
assegnato “per i suoi film profondamente umanistici e
visivamente sorprendenti, in cui Rosi ha costantemente ampliato
i confini del cinema documentario, realizzando opere che non
solo illuminano urgenti questioni globali, ma offrono anche
approfondimenti profondi sulle vite di coloro che spesso vengono
trascurati dai media tradizionali”.
    “Vorrei ringraziarvi per l’onore di questo prestigioso premio
che mi offre l’opportunità dopo 30 anni di ammettere finalmente
a me stesso che sì, sono anche un direttore della fotografia –
dichiara Gianfranco Rosi – Ho iniziato a lavorare come mio
stesso direttore della fotografia per ragioni pratiche –
principalmente per gestire budget ristretti e per trascorrere
più tempo in location. Per me, il tempo è sempre stato il mio
investimento più prezioso. Lavorando in questo modo, anno dopo
anno, ho iniziato a rendermi conto che essere il mio stesso
direttore della fotografia è diventato il cuore del mio
approccio al cinema. Crea un’intimità unica, così come una
modalità diversa di accesso a ciò che sto filmando. È un
processo simbiotico: pensare e sentire, osservare e girare,
tutto è inestricabile e si influenza reciprocamente. Mi rendo
conto – aggiunge il regista – che questa scelta mi ha avvicinato
ai miei personaggi. Guardare attraverso il mirino è diventato un
modo per vederli davvero, per capire la storia che stavo
cercando. Non era più solo una necessità, è diventato uno
strumento creativo, un modo per sperimentare ed esplorare il
linguaggio del cinema. Essere il mio stesso direttore della
fotografia potrebbe anche avere a che fare con il motivo per cui
non separo il cinema in ‘documentario’ e ‘finzione’. Per me,
esiste un solo linguaggio: il cinema. Quando il cinema incontra
la realtà, accade qualcosa di imprevedibile. Come diceva
Pasolini, è ‘lo splendore della realtà’. Che meraviglia. Grazie
per questo onore”, conclude Rosi.
   

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