Violenza su personale sanitario, 70% delle vittime è donna

Oltre il 70% delle aggressioni in
ambito sanitario colpisce il personale femminile, con al primo
posto le infermiere. Lo ricorda, in occasione della Giornata
Internazionale contro la Violenza sulle Donne che si celebra
oggi, il sindacato Nursing Up.
    “Le infermiere, da sempre pilastro del sistema sanitario, si
ritrovano, in molte occasioni, letteralmente abbandonate a loro
stesse. Più del 90% dei grandi ospedali non dispone di un
presidio di polizia attivo h24. Affidarsi esclusivamente ai
vigilantes, che non possono intervenire fisicamente, seppur
armati, è insufficiente”, denuncia Antonio De Palma, presidente
nazionale del Nursing Up. “Strangolamenti, tirate di capelli e
aggressioni con coltelli sono solo alcuni esempi di ciò che
stanno vivendo in un 2024 che si avvia alla conclusione come
l’annus horribilis, a causa dell’escalation di brutali violenze
contro le professioniste sanitarie nel nostro Paese», aggiunge.
    Per contrastare il fenomeno, il sindacato chiede che vangano
subito introdotti presidi di polizia permanenti nei reparti a
rischio, che sia inserita la formazione obbligatoria per gestire
conflitti e situazioni di emergenza e che vengano destinate
risorse per alleggerire il carico fisico ed emotivo di chi
lavora in prima linea.
    “È il momento di agire: non possiamo più accettare che le
nostre infermiere, professioniste, madri, figlie, lavorino in
condizioni di costante pericolo. Garantire la loro sicurezza
significa tutelare la dignità e l’efficienza dell’intero sistema
sanitario italiano”, conclude De Palma.
   

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