Calcio: caso Diarra, Fifa sospende i provvedimenti disciplinari

Dopo la sentenza emessa per il caso
Diarra, la FIFA ha deciso di sospendere tutti i procedimenti
disciplinari che riguardano, tra gli altri, i casi di
trasferimenti internazionali dei calciatori sulla base
dell’art.17 del regolamento. La Corte di Giustizia dell’Unione
Europea era stata chiamata a decidere sulla disputa indetta
dall’ex calciatore francese: nel 2014 il giocatore, dopo la
riduzione dell’ingaggio, avrebbe voluto rescindere il contratto
con la Lokomotiv Mosca, ma il club russo ottenne di farsi pagare
un risarcimento di 10,5 milioni e così lo Charleroi, club
interessato, si tirò indietro dalla trattativa per non sborsare
quella cifra. Diarra si rivolse ai tribunali belgi e questi
hanno deciso di interpellare la Corte Ue che, con una sentenza
storica, lo scorso ottobre hanno dato ragione al giocatore
transalpino, stabilendo che le norme sui trasferimenti “rischiano di ostacolare la libera circolazione dei calciatori
che vorrebbero andare in un nuovo club di un altro Stato Ue” e,
dunque, alcune norme della Fifa in merito alla vicenda sono
contrarie al diritto dell’Unione.
    “Alla luce della sentenza emessa dalla Corte di giustizia
dell’Unione europea (Cgue) nel caso C650/22 riguardante la
questione “Diarra” – scrive il presidente del Comitato
disciplinare della Fifa, Jorge Ivan Palacio – nonché della
consultazione mondiale, attualmente in corso, avviata dalla Fifa
in merito a possibili modifiche al Regolamento Fifa sullo status
e il trasferimento dei giocatori (Rstp), le seguenti misure
disciplinari devono essere temporaneamente sospese con effetto
immediato” ed elenca le misure disciplinari riguardanti
giocatori e i club per l’articolo 17 e gli allenatori per
l’articolo 6.
   

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