mercoledì, 27 Novembre 2024
Ciclismo: Dagnoni ‘grande quadriennio, mai così tante medaglie’
“Il bilancio è estremamente positivo.
Se il valore di una Federazione si misura in base ai successi
ottenuti e ai numeri legati alla pratica, questi ci dicono che
abbiamo operato per il meglio. Mai come in questo quadriennio
sono state vinte così tante medaglie”. Il presidente della
Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, alla vigilia
del tradizionale Giro d’Onore e delle elezioni del 19 gennaio
per il rinnovo delle cariche stila un bilancio.
“Anche quest’anno chiudiamo la stagione con oltre 100
medaglie all’attivo, raggiungendo questo obiettivo per tre anni
consecutivamente – sottolinea Dagnoni -. Dal punto di vista di
numeri legati alla pratica, nel 2023 siamo tornati ai livelli
pre covid sia per quanto riguarda tesserati che società
affiliate, mentre dal punto di vista di manifestazioni
organizzate, abbiamo superato le 4.000 in una singola stagione.
Tutto questo grazie a politiche di sostegno del territorio
(comitati regionali), società e organizzatori, stanziando
risorse mirate per progetti specifici e migliorando i servizi
per gli organizzatori con accordi con enti locali e
istituzioni”.
Il bilancio 2023 si è chiuso con un passivo di oltre tre
milioni. “Dal punto di vista economico finanziario la
Federazione è sana. Ha ancora un patrimonio consistente (che ha
permesso di compensare il disavanzo) e un fondo di riserva
superiore a quanto richiesto dal Coni. L’ulteriore scostamento
negativo é stato generato soprattutto dai maggiori costi per
l’attività paralimpica e per il Giro donne, che rischiava un
declassamento da parte dell’Uci. L’attivo ereditato dalla
precedente gestione era frutto della situazione eccezionale del
covid che, bloccando l’attività per due anni, ha ridotto
drasticamente i costi relativi alle trasferte delle squadre
nazionali con maggiori entrate perché, oltre agli immutati
contributi di Sport&Salute, si sono aggiunti i ristori
straordinari del Covid. Il nostro compito, una volta finita
l’emergenza, è stato quello di rilanciare l’attività investendo
risorse in tutti i settori”.
Risultati in pista, nonostante la carenza di impianti.
“Abbiamo riconsegnato al paese una serie di velodromi scoperti:
Crema, Bassano, Cento, Padova, Firenze, il motovelodromo di
Torino, Quartu Sant’Elena e, con i lavori in corso ci sono
Ascoli, Monteroni e a breve anche Barletta. E’ nato il Trofeo
delle Regioni della pista, che ha permesso di realizzare
un’attività nazionale a circa 1000 ragazzi”. A che punto è la
riapertura di Montichiari e la realizzazione di un secondo
velodromo coperto? “Montichiari a giorni sarà riaperto e
consegnato all’attività di base. Il progetto di farlo diventare
il centro di preparazione olimpica è quanto mai attuale e i 4
mln messi a disposizione del Pnrr sono stati destinati proprio a
questa struttura. Il grande groviglio amministrativo relativo al
velodromo di Spresiano è stato sciolto, non senza fatica e con
grande impegno nostro e delle istituzioni. Abbiamo risolto i
nodi burocratici che tenevano fermo il cantiere, trovato le
risorse necessarie per partire e avviato l’iter per un nuovo
bando che dovrebbe dare il via ai lavori”.
Cosa si è fatto per favorire l’attività organizzativa? “Abbiamo previsto contributi alle società organizzatrici per far
ripartire le gare dopo lo stop del covid. Nel 2023 abbiamo
stanziato 500 mila euro a vantaggio degli organizzatori, abbiamo
stretto accordi con Anas e Istituzioni per diminuire i costi
legati all’organizzazione e uniformare le procedure per la
richiesta di nulla osta. Abbiamo assegnato due delle corse più
importanti del nostro calendario a un organizzatore di primaria
grandezza (Giro donne e Giro U23 a RCS), favorendone la
diffusione e quindi tutelando un nostro patrimonio, abbiamo
normalizzato i rapporti con la Rai per la trasmissione delle
gare non professionistiche fissando una procedura chiara e
condivisa che ha permesso di tutelare gli organizzatori e al
contempo di trasmettere in RAI il maggior numero possibile di
gare, garantendo una visibilità che solo il servizio pubblico è
in grado di dare”.
Il tema sicurezza. “La Federazione aggiorna le norme gara
ogni anno: in questo quadriennio abbiamo rivisto il sistema
della formazione e realizzato corsi per direttori di
organizzazione”. Ha già annunciato che si ricandiderà. “Il
programma vuole dare continuità a un progetto e portare a
compimento quanto annunciato quattro anni fa. Due idee forti: la
nascita delle Accademie nazionali di ciclismo per juniores, che
saranno come una sorta di Devo team nazionale e ancora maggiore
sostegno alla base, prevedendo contributi al territorio.”. I
finanziamenti per questi progetti? “Abbiamo stretto un accordo
per i prossimi anni con Infront che garantirà oltre due milioni
di euro a stagione di ritorni dagli sponsor. Accordo che sarà
perfezionato in caso di mio rinnovo”.
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