Governo in bilico. Ora la Francia fa più paura della Grecia

I dati pubblicati dall’Insee (l’Istat francese) delineano un quadro economico ambivalente: da una parte, una crescita del PIL dello 0,4% nel terzo trimestre del 2024, dall’altra un incremento del debito pubblico e il rischio di una crisi politica legata all’approvazione della legge di bilancio. L’incertezza ha provocato la reazione dei mercati che ora prezzano il debito francese con valori meno affidabili della Grecia.

Spinta dai Giochi Olimpici

La ripresa economica è stata favorita dall’impatto dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, che hanno dato slancio ai consumi delle famiglie. Le spese per i servizi, in particolare per l’acquisto dei biglietti degli eventi sportivi, sono cresciute dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Questa dinamica ha contribuito a un incremento generale dei consumi delle famiglie del +0,6%, un miglioramento rispetto alla stabilità registrata nei mesi precedenti.

Inflazione

Parallelamente, il paese sta affrontando un’inflazione moderata: i prezzi al consumo sono cresciuti dell’1,3% a novembre rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, segnando un lieve aumento rispetto all’1,2% di ottobre. Tuttavia, su base mensile, si registra una riduzione dello 0,1%, un dato che l’Insee interpreta come una “quasi stabilità”. Questo quadro riflette un equilibrio fragile tra dinamiche inflazionistiche e consumi in crescita.

Governo in bilico

Sul fronte politico, la situazione è estremamente complessa. Il primo ministro Michel Barnier ha annunciato che la legge di bilancio 2025 non includerà aumenti delle imposte sull’elettricità, garantendo una riduzione del 14% del prezzo per i consumatori, ben oltre il 9% inizialmente previsto. Questa concessione mira a evitare una mozione di censura minacciata dal Rassemblement National (RN), che chiede ulteriori misure, tra cui tagli agli aiuti sanitari per gli stranieri e una stretta sulla migrazione. La tensione è acuita dalla possibilità che il RN voti con la sinistra per bloccare il governo sulla legge di bilancio. Questa instabilità politica si inserisce in un quadro più ampio di scontro tra il governo e l’opposizione, alimentato anche dalla persistente insoddisfazione per la riforma delle pensioni.

Mercati in Allarme

Le difficoltà politiche hanno avuto ripercussioni sui mercati finanziari: il costo del debito pubblico francese ha superato, per la prima volta, quello della Grecia. I rendimenti dei titoli di Stato francesi a 10 anni (OAT) hanno raggiunto il 3,02%, contro il 3,01% dei titoli greci, riflettendo un cambio di percezione tra gli investitori. Nonostante il ministro delle Finanze, Antoine Armand, abbia minimizzato il confronto con la Grecia, definendo la Francia “economicamente e demograficamente più forte”, i segnali di sfiducia sono evidenti. L’instabilità politica e un deficit che supera il 6% del PIL, ben oltre il limite UE del 3%, aumentano la pressione sul governo.

Futuro incerto

La Francia si trova quindi a un bivio: da un lato, i dati economici mostrano una ripresa trainata dai consumi e da eventi straordinari come i Giochi Olimpici; dall’altro, le tensioni politiche e l’incertezza sui mercati rischiano di minare i progressi compiuti. Con il governo Barnier sul filo del rasoio e il paese che retrocede nella classifica dei paesi più affidabili dell’Eurozona, le prossime settimane saranno decisive per capire se la Francia riuscirà a superare questa fase critica o se scivolerà in una crisi più profonda.

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