venerdì, 27 Dicembre 2024
Sophia Loren Personaggio dell’Anno 2024 della Treccani
Sophia Loren, che ha compiuto 90 anni
il 20 settembre scorso, è stata scelta come Personaggio
dell’Anno 2024 dalla Treccani che la considera “un simbolo
assoluto dell’essere donna”.
In un testo scritto da Gianluca Nicoletti per il Libro
dell’Anno Treccani 2024, la grande attrice napoletana viene
indicata come “modello dell’italianità muliebre in ogni
vertiginoso splendore, come pure in ogni sua possibile
fragilità. L’emblema della femminilità italiana più famoso nel
mondo, mai appannato e mai sorpassato dal perentorio mutare
delle mode estetiche”.
Di umili origini, al punto che resta vivo il ricordo di sua
madre che chiedeva l’elemosina per sfamarla – ricorda Treccani
in un comunicato – Sophia Loren trova nel cinema la grande
occasione di riscatto nell’Italia postfascista; e il cinema è
stato lo specchio fatato della sua vita e l’ha consacrata in un
mito. C’è una parte inconfessabile della cultura di cui siamo
figli nella pizzaiola fedifraga de L’oro di Napoli (1954) a cui
il marito sospettoso per la sua prolungata assenza da casa
chiede: “Ma quanto è durata questa messa?” E lei risponde “Eh,
ma c’è stata pure la benedizione…”, in un’epoca in cui
l’adulterio era penalmente perseguibile.
Sex symbol irraggiungibile e madre esemplare, Sophia Loren è
stata capace di aggiungere “gloriosa sensualità alla battaglia
per la dignità dell’ex prostituta Filumena Marturano – che per
dare un cognome ai figli inganna l’amante pusillanime – e di
restituire una sembianza indelebile alla tragedia materna de La
Ciociara, storia indicibile che testimonia lo stupro di guerra,
che le valse un Oscar; e di esprimere in Una giornata
particolare di Ettore Scola – quella della visita a Roma di
Hitler il 6 maggio 1938 – la delicatezza di una passione
impossibile che fa intuire l’orrore che seguirà a quella
visita”.
La Loren è stata un inno alla leggerezza e alla gioia dei
sensi. Persino il cliché del legame sentimentale con il grande
produttore Carlo Ponti è diventato per lei una storia d’amore
eterno, inattaccabile da pettegolezzi e ombre. Sophia Loren
resta esemplare anche quella mattina del 1982 in cui prese un
aereo dalla Svizzera per costituirsi a Roma, sapendo che
l’aspettava la prigione: atterrò a Fiumicino dove ad attenderla
c’era una folla di fotografi e giornalisti e scese dell’aereo
con un sorriso abbagliante abbracciata a un mazzo di fiori, come
solo una vera diva sa fare, per farsi arrestare e scontare 17
giorni in carcere; da innocente, come stabilì poi la Cassazione
nel 2013, più di 30 anni dopo.
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