venerdì, 27 Dicembre 2024
Una poltrona per due, al cinema: 5 motivi per vederlo (ancora)
Gli assiomi del Natale perfetto: albero addobbato, tavola imbandita e… Una poltrona per due!
Il film cult di John Landis è un immancabile delle feste natalizie. Che ora torna al cinema! A oltre 40 anni dal suo debutto sul grande schermo, rieccolo nelle sale in versione restaurata in 4K in un’uscita evento: il 9, 10 e 11 dicembre 2024, grazie ad Adler Entertainment.
Ecco perché, una volta di più, è una visione da non perdere.
1) Prima volta al cinema
Avrete consumato il divano di casa a forza di vedere e rivedere Una poltrona per due (titolo originale: Trading places). A Filadelfia, da una parte c’è l’imbroglione squattrinato interpretato da Eddie Murphy, dall’altra il borioso investitore incarnato da Dan Aykroyd, e poi ecco lo scambio di persona ordito per scommessa da due fratelli milionari (Don Ameche e Ralph Bellamy), annoiati e senza scrupoli.
Ma quanti di voi hanno mai visto il film al cinema? Una poltrona per due uscì in patria negli States a giugno 1983, in Italia a gennaio 1984, un quarantennio fa. L’uscita evento al cinema è ora l’occasione per godersi il film nel luogo per cui era pensato, nella magia sempre unica di una sala cinematografica. E in versione restaurata.
2) Eddie Murphy scommessa vinta. E non solo
Landis ha osato, puntando su un Eddie Murphy all’inizio della sua carriera cinematografica, e ha vinto! Murphy aveva già mostrato le sue doti comiche nello show televisivo della NBC Saturday Night Live ma, quando Landis e gli studios hanno deciso di ingaggiarlo, non era ancora uscito al cinema il suo esordio cinematografico 48 ore. Fu una scommessa centrata. Murphy brilla come non mai e trova una gustosa chimica con Dan Aykroyd, entrambi nella loro forma migliore.
Sono gustose anche diverse interpretazioni minori, come quella di Jim Belushi in costume da gorilla o Denholm Elliott come servitore gentiluomo.
Dan Aykroyd in “Una poltrona per due” (Foto: Adler Entertainment)
3) Satira sociale al capitalismo
Commedia intelligente ma non furbacchiona, mentre dispensa risate Una poltrona per due intaglia anche la sua critica sociale. Allora erano gli anni ’80 di ottimismo e fiducia, dell’amministrazione Reagan in America, della generazione yuppie, riferita ai cosiddetti Young Urban Professional, i giovani rampanti pronti a fare rapidamente carriera.
Una poltrona per due, senza dimenticare mai il senso dell’umorismo, inchioda arroganza, menefreghismo e opportunismo di quella corsa al denaro. Nel mondo degli affari siamo tutti «usa e getta».
4) Jamie Lee Curtis oltre l’horror
E poi c’è lei, la sempre memorabile Jamie Lee Curtis. Horror, tensione, morti violente: fino ad allora la Laurie Strode di Halloween – La notte delle streghe (1978) aveva provato solo ruoli altamente orrorifici.
Con Una poltrona per due invece si mette alla prova con la commedia, con successo! E si concede anche un topless davanti allo specchio.
Interpreta la giovane prostituta Ophelia che decide di aiutare il personaggio di Aykroyd, caduto in disgrazia.
Don Ameche, Eddie Murphy e Ralph Bellamy in “Una poltrona per due” (Foto: Adler Entertainment)
5) Tante risate e lezioni di vita
Una poltrona per due è un film semplice e perfetto, pur se totalmente frutto dei suoi tempi, anche per questo incurante del politically correct. Tra quarant’anni, probabilmente, lo apprezzeremo e rideremo ancora. E anche se ormai possiamo prevedere ogni scena e dialogo, non perde di gusto e potere comico.
«Ogni volta che trasmettono in tv i film di John (Landis, ndr), abbandono tutto ciò che sto facendo per guardarli fino in fondo e, molto spesso, ho semplicemente voglia di guardarli su dvd ancora e ancora», ha detto il regista messicano premio Oscar Guillermo del Toro.
Tra un sorriso affettuoso scatenato e l’altro, intanto Landis impartisce lezioni di vita: è proprio quando si perde tutto che si impara chi sono i veri amici, perché quando si ha tutto, tutti sono amici.