venerdì, 27 Dicembre 2024
Microbiota intestino, è boom di test fai-da-te ma senza prove
Boom di test fai da te facilmente
acquistabili per ‘analisi casalinghe’ del microbiota intestinale
con le indicazioni più disparate, ma tutti con scarse evidenze
scientifiche a sostegno: è l’allarme lanciato su Lancet
Gastroenterology & Hepatology da Antonio Gasbarrini e Giovanni
Cammarota e da Gianluca Ianiro di Fondazione Policlinico Gemelli
IRRCS /Università Cattolica di Roma in una concensus
sull’argomento. La caratterizzazione diagnostica del microbiota
intestinale deve basarsi su standard rigorosi, per garantire
risultati affidabili e clinicamente utili, avvertono gli
esperti.
Il microbiota intestinale è un mediatore chiave di alcune
funzioni essenziali: dal metabolismo, alle difese del corpo,
alla risposta ai farmaci. Gli squilibri della sua composizione
(‘disbiosi’) risultano inoltre associati a diverse patologie non
solo intestinali e possono influenzare la risposta ai
trattamenti (anche ai farmaci oncologici). Sebbene questo
settore sia ancora pionieristico, ci sono già delle ricadute
nella pratica clinica, ad esempio, rappresenta al momento il
trattamento di routine per le recidive delle infezioni da
Clostridiodes difficile.
Diverse linee di ricerca stando valutando il microbiota
intestinale come possibile strumento di diagnosi, prognosi,
stratificazione del rischio e risposta ai farmaci, ma al momento
mancano valide prove scientifiche, ricorda Serena Porcari, prima
autrice dello studio. In quest’ottica il primo step è proprio
l’ottenimento di una standardizzazione della sua analisi,
regolamentata secondo criteri minimi per l’esecuzione del test.
I tempi non sono ancora maturi per l’utilizzo al di fuori dei
centri fortemente specializzati dell’analisi del microbiota
nella pratica clinica, in particolare per la diagnosi precoce di
patologie o come guida ad un trattamento.
“Questo documento segna un passo decisivo verso una
standardizzazione che divenuta indispensabile – sostiene
Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della
Cattolica – rendendo il microbiota un elemento sempre più
integrato nella medicina personalizzata. Nel contesto clinico,
tali linee guida saranno essenziali per tradurre i progressi
della ricerca in applicazioni concrete, migliorando la gestione
di molte patologie gastroenterologiche e sistemiche legate al
microbiota”.
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