Principesse Disney tra soprusi e rischi,felici solo in apparenza

E vissero per sempre felici e
contente, ma sarà vero? Secondo il gruppo di ricerca diretto da
Michael Bui, dell’Università di Twente, in Olanda, in realtà
tutte le principesse Disney devono affrontare seri rischi di
salute. Gli esperti ne parlano sul numero di Natale del British
Medical Journal, invitando la Disney a prendere in
considerazione strategie come la mindfulness per migliorare il
benessere delle principesse e aiutarle a vivere per sempre in
salute.
    Gli esperti ‘analizzano’ ogni principessa a cominciare dalla ‘più bella del reame’: Biancaneve subisce i maltrattamenti della
matrigna e ha scarse opportunità di interazione sociale, tutti
fattori che la mettono a rischio di malattie cardiovascolari,
depressione, ansia e morte precoce, spiegano gli autori.
    Anche Jasmine di Aladdin, che cresce senza amici tra le mura
del suo palazzo, rischia gli effetti della solitudine sulla
salute. Per di più la tigre Rajah, il suo animale domestico,
rappresenta un rischio di infezione zoonotica, mentre per Belle
lo stretto contatto con la Bestia rappresenta un rischio di
malattie infettive potenzialmente letali, come la brucellosi o
la rabbia.
    Altra icona, Cenerentola, oltre a subire le angherie delle
sorellastre, mette seriamente a rischio la propria salute
polmonare, esposta com’è alla polvere del focolare e alle microplastiche nei glitter della fata.
    Pocahontas rischia fratture multiple con il suo primo tuffo
dalla scogliera da un’altezza stimata della scogliera di 252
metri.
    E nella Bella Addormentata, il lunghissimo sonno in cui cade
la principessa Aurora comporta rischi di malattie
cardiovascolari, ictus, obesità e diabete, aumento del rischio
di piaghe da debubito e atrofia muscolare. Il principe Filippo
rompe l’incantesimo del sonno baciando Aurora, ma non rispetta
le norme sociali visto che la dormiente non può esprimere il
proprio consenso al bacio.
    Anche Raperonzolo subisce violenze psicologiche (è reclusa
nella torre) e fisiche, costretta com’è a tirar su la strega con
la lunga treccia; col rischio di alopecia da trazione, che può
portare a dolore al cuoio capelluto, mal di testa e perdita
permanente dei capelli.
   

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