Reitman, ecco i nipoti dei Ghostbusters

(ANSA) – ROMA, 13 OTT – Una delle domande che più hanno
fatto, negli anni, al regista Jason Reitman è “Quando dirigi
un tuo film sui Ghostbusters?”. Un’impresa, riprendere la saga
firmata dal padre Ivan, che inizialmente l’ha intimidito
(“credevo la gente volesse rivedere solo i personaggi in quelle
atmosfere e con quei costumi, non che fossero interessati alla
mia visione” spiega in streaming il cineasta nell’incontro
stampa internazionale) che alla fine ha deciso di affrontare.
    E’ nato cosi Ghostbusters: Legacy, sequel che si ricollega
direttamente ai primi due capitoli sugli ‘acchiappafantasmi’
diretti da Ivan Reitman nel 1984 e nel 1989, al debutto in
anteprima europea per l’apertura di Alice nella città, la
sezione autonoma dedicata al pubblico più giovane della Festa
del Cinema di Roma (14 – 24 ottobre) e in sala dal 18 novembre
con Warner Bros. Il film è una full immersion nell’universo
Ghostbusters in omaggio ai fans, tra zaini protonici, trappole
per fantasmi, tute, la speciale auto Ecto-1, ma allo stesso
tempo un viaggio per una nuova generazione, grazie ai
protagonisti adolescenti Mckenna Grace, Finn Wolfhard (Stranger
Things), Logan Kim e Celeste O’Connor, insieme fra gli altri a
Carrie Coon, Paul Rudd, più una serie di cameo da scoprire. Il legame con il passato, nel racconto, è anche famigliare:
parte da Callie (Coon) mamma single della 12enne Phoebe (Grace),
12enne con una grande passione per la scienza e il 15enne
Trevor (Wolfhard), che dopo aver subito uno sfratto decide di
trasferirsi con i figli nella casa in Oklahoma che le ha
lasciato il padre, da poco scomparso, con il quale Callie non
aveva rapporti da decenni. Atyraverso una serie di misteriosi ‘eventi’, Phoebe scopre di essere nipote di uno degli originali
Ghostbusters…
    “Abbiamo voluto fare un film sui nipoti dei Ghostbusters”
dice Reitman. “Volevo creare una storia che facesse venire di
godersela in sala, come accadeva negli anni ’80, quando registi
come Zemeckis, Spielberg, Joe Dante, insieme a mio padre,
realizzavano intrattenimento per il grande pubblico di
grandissima qualità; da ET a Gremlins, da Goonies a Ritorno al
futuro”. (ANSA).
   

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