Tarantino, politically correct? Pulp Fiction fu criticato

(ANSA) – ROMA, 19 OTT – Quentin Tarantino, oltre ad essere un
regista geniale, è un vero fenomeno di fisicità, irruenza
verbale e soprattutto risata compulsiva e contagiosa.
    Impossibile resistergli come è capitato nell’incontro con
pubblico e stampa alla Festa di Roma che stasera gli consegnerà
un più che meritato premio alla carriera.
    Intanto il politically correct che sembra impedire sempre più
ogni tipo anche di accennata trasgressione. “Credo che oggi sia
più difficile fare film, ma non impossibile raccontare certe
cose. Bisogna crederci e non preoccuparsi troppo. Anche PULP
FICTION ebbe l’attenzione negativa di molti critici per i temi e
lo stile. Non bisogna essere troppo sensibili, e non vedere
mai le cose come un attacco personale. Comunque, va detto, ai
tempi di PULP FICTION, era molto diverso. Se lo avessi fatto
solo quattro anni dopo sarebbe stato più complicato”.
    Il cinema è morto? “Staremo a vedere, impossibile rispondere con
certezza. Io ho una mia sala cinematografica (New Beverly, ndr.)
e da quando l’abbiamo riaperta c’è stata un’affluenza
incredibile tanto che ho appena acquistato un’altra sala. Forse
il cinema nel futuro diventerà uno spazio un po’ di nicchia. È
vero le cose stanno cambiando. Sono stato comunque fortunato
C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD è uscito appena in tempo, prima
della Pandemia, come un uccello che riesce ad uscire da una
finestra pochi secondi prima che si chiuda”. (ANSA).
   

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