domenica, 9 Febbraio 2025
Susanna Tamaro, mi mostro come sono, non ho maschere
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(ANSA) – ROMA, 19 OTT – E’ un viaggio di scoperte e
conoscenza nella personalità complessa di una delle scrittrici
italiane di oggi più lette e discusse, Susanna Tamaro, quello di ‘Inedita’, il documentario di Katia Bernardi che debutta alla
Festa del Cinema di Roma nella sezione Riflessi. L’autrice di Va
dove ti porta il cuore e Anima mundi affronta pregiudizi e
preconcetti su di se’ aprendo le porte sulla propria vita e un
passato ricco di traumi iniziata nell’infanzia.
Nel documentario, utilizzando anche un personale humour,
ll’autrice è candida e diretta nel parlare delle difficoltà
della vita con la sindrome di Asperger (“chi ne soffre è
terrorizzato dalle occasioni pubbliche per questo, ad esempio, risulto sempre così rigida in televisione”) o l’impatto con il
successo mondiale di Va dove ti porta il cuore (15 milioni di
copie vendute) e la valanga di critiche e attacchi che ne è
scaturita, cresciute a dismisura dopo l’uscita di Anima mundi.
“Voglio mostrare la pesona che sono e che sono sempre stata
perché se c’è una cosa che mi caratterizza è non avere nessuna
maschera e nessuna difesa” spiega. Vediamo così la scrittrice
presa delle sue innumerevoli passioni come le arti marziali di
cui è anche istruttrice (è cintura nera di Karate), le
biciclette (che ama anche a riparare), gli animali, la montagna,
la campagna, l’apicultura e si dà grande spazio al legame della
scrittrice con la collega Roberta Mazzoni, sceneggiatrice e
giallista con cui Susanna Tamaro vive da oltre 30 anni. E’ “un’amica del cuore – spiega – che da milanese ha messo ordine
nella mia vita”. Tra loro c’è un rapporto “di accudimento
reciproco – dice a sua volta nel film Roberta Mazzoni -.Una
bellissima avventura, un rapporto fuori degli schemi ma pieno di
amore”. Per Susanna Tamaro se non si fossero incontrate “sarei
finita in Africa a aiutare i bambini o mi sarei ammazzata –
ammette candidamente -. Roberta mi ha permesso avere una
protezione al 100% grazie alla quale ho potuto scrivere”.
(ANSA).