sabato, 18 Gennaio 2025
La sanità è la principale priorità per il 25% degli italiani
La sanità è la principale priorità
degli italiani. È la prima per il 25% della popolazione, seguita
da situazione economica (20%) e lavoro (18%). Priorità che sale
al 30% tra i 18-34enni. Il dato emerge da un sondaggio
d’opinione condotto dall’Istituto Piepoli, presentato nel corso
della 3° edizione degli Stati Generali della comunicazione per
la salute ‘Contro narrazione. La comunicazione che fa buona
sanità’, promossa da Federsanità e Pa Social e tenutasi presso
l’Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma.
L’analisi rileva come l’81% dei rispondenti abbia fiducia nel
proprio medico di famiglia, dato che spicca tra gli over 55
(88%), seguiti dalla fascia 35-54 (79%) e dai 18-34enni (73%).
Il 33% ne ha molta, mentre il 4% ‘per nulla’. Il problema
principale della sanità per le persone intervistate è
costituito, tuttavia, dai ritardi nelle liste d’attesa. Lo è
infatti per il 50% dei rispondenti, seguito dai finanziamenti
insufficienti (35%) e dal sottodimensionamento del personale. La
questione delle liste d’attesa è più sentita dalle donne (55%),
dalla fascia over 55 (58%) e dalle persone politicamente vicine
al centrodestra (57%). “C’è qualcosa di strano nel nostro
rapporto con la sanità”, spiega all’Ansa Livio Gigliuto,
presidente dell’Istituto. “Abbiamo un rapporto eccezionale con
il nostro medico ma riteniamo comunque la sanità il problema
principale, soprattutto per quanto riguarda le liste d’attesa.
Un po’ a sorpresa, questo vale anche per i giovani, che sono
attenti anche a lavoro, sicurezza e alle guerre in Ucraina e in
Medio Oriente, rispettivamente per il 16, il 15 e il 14%”.
Anche tra i giovani, la salute è principalmente gestita offline,
anche se il 51% dei rispondenti considera positivo il potenziale
ruolo del digitale nella sanità contro il 16% che lo considera
negativo. Opinione favorevole che spicca tra i 35-54enni (54%) e
tra gli over 55 (47%). Un italiano su due (46%) farebbe propenso
a fare alcune visite mediche da remoto tramite smartphone,
contro il 21% che non lo farebbe. “Si tratta di futuro, ma per
molti italiani stufi di fare le file negli ambulatori la svolta
digitale può essere già presente”, ha aggiunto Gigliuto,
concludendo soffermandosi sul tema dell’incontro: “La cosa che
in comunicazione funziona meglio, anche in sanità, è la
trasparenza. L’opinione pubblica sa che il Ssn è uno dei
migliori al mondo e vuole mantenerlo, ma si aspettano di
percepire maggiore empatia”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA