Djokovic, ‘caso’ Australia risolto, domani c’è Alcaraz

Voleva le scuse del giornalista che aveva ‘offeso’ i tifosi serbi, e le ha ottenute e ora Novak Djokovic puo’ preparare in serenità il quarto di finale dell’Australia Open che domani mattina lo vedrà sfidare lo spagnolo Carlos Alcaraz 170 giorni dopo la finale olimpica.

Ieri il serbo aveva disertato l’intervista in campo al termine del match, per protesta contro un giornalista dell’emittente australiana Channel 9, che aveva ‘offeso’ i tifosi serbi, e nella mattinata australiana sono arrivate le scuse ufficiali del giornalista, Tony Jones, che in tv ha ribadito le sue “scuse a Djokovic”.

“Ho pensato che si trattasse di umorismo, come faccio spesso – ha aggiunto – Detto questo, sabato mattina sono stato informato che Djokovic e il suo team erano molto arrabbiati. Ho immediatamente preso contatto con il team di Djokovic per scusarmi con loro – 48 ore fa – per qualsiasi mancanza di rispetto sentita da Novak e di cui sono stato all’origine. Oggi non posso che ribadire le scuse a Novak”.

Jones si era rivolto ai fan serbi alle sue spalle, durante una diretta, dicendo che Djokovic è un “sopravvalutato”, uno “passato”, aggiungendo “cacciatelo”, apparentemente riferendosi al torneo del 2022, quando all’ex n.1 del mondo non è stato permesso di giocare a causa della mancata vaccinazione Covid. Jones ha detto che stava scherzando, ma Djokovic non l’ha presa bene tanto da disertare l’intervista ieri al termine del match con Lehecka e spiegarne poi i motivi in conferenza stampa ribadendo che non avrebbe più rilasciato interviste a Channel 9 fino a quando non si fosse scusato pubblicamente. Anche Channel 9 ha fatto ammenda in un comunicato, sottolineando che non aveva “alcuna intenzione di ferire Novak o i suoi fan”. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dichiarato alla radio ABC di aver “visto i commenti” di Tony Jones che Djokovic gli aveva attribuito. “Abbiamo bisogno di più gentilezza e rispetto da tutte le parti. È questo che la gente vuole”, ha detto.

Sulla vicenda, diventata una caso nazionale in Australia, sono intervenuti anche gli organizzatori degli Australian Open: “Novak riconosce che le scuse sono state fatte pubblicamente, come da lui richiesto – ha dichiarato Tennis Australia – Ora sta andando avanti e si sta concentrando sul suo prossimo incontro”.

Il serbo ha pubblicato anche nella notte tra domenica e lunedì un video sul social network X in cui spiega le ragioni che lo hanno spinto a lasciare il campo senza dare interviste.

“La palla è nel campo di Channel 9 e spero che la situazione cambi entro la prossima partita”, le parole di Djokovic il cui video è stato visto più di 60 milioni di volte e ripubblicato dal proprietario del social network Elon Musk, che si è rallegrato che l’ex n.1 mondiale parli “direttamente alla gente” piuttosto che attraverso i media interposti.
    Intanto Carlos Alcaraz si prepara con fiducia alla sfida di domani con il serbo, a quasi tre mesi dalla finale olimpica vinta da Djokovic. Allora si giocava sulla terra battuta, domani sul cemento. “Cerco di non pensare a quanto ha vinto Novak perché altrimenti non potrei giocare”, ha commentato lo spagnolo che ieri ha giocato solo due set prima del ritiro di Draper e che quindi si presenterà al cospetto del serbo più riposato. Djokovic cerca il suo Slam numero 25, mentre lo spagnolo vuole diventare il più giovane tennista della storia a vincere tutti e quattro gli Slam. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it