Omaggio a Monica Vitti, “vorrei qui chi mi ha voluto bene”

(ANSA) – ROMA, 20 OTT – “Sai cosa vorrei? Tutte le persone
che mi hanno voluto bene averle qui davanti a me come un muro”
dice Monica Vitti. E non importa se era giovane, bellissima e
fragile, davanti alla cinepresa a dire questa frase, perché
ascoltarla oggi mette i brividi. Il 3 novembre compie 90 anni,
dal 2002 non è più apparsa in pubblico, protetta fortissimamente
dal marito Roberto Russo, nella malattia degenerativa che l’ha
sottratta alla vita sociale. E’ così che proprio rivederla nel
suo magnifico splendore di attrice dotatissima, di donna
stupenda, di talento, intelligenza, ironia, capacità come in
Vitti d’arte, Vitti d’amore, il documentario di Fabrizio
Corallo, presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma,
la malinconia, la tristezza accompagnano la visione.
    Viene spontaneo ai tanti che puntellano il racconto di
spezzoni cinematografici, di sue interviste televisive, di sue
partecipazioni, parlare di lei al passato. Carlo Verdone, che
racconta come “Sordi la stimava tantissimo, come nessun altro
collega, per via dei suoi famosi proverbiali ‘tempi'”, dice “la
gente la sentiva vicina, era entrata nel cuore di tutti”, poi si
corregge e aggiunge “è nel cuore di tutti”. Ma è solo un esempio
tra i tanti e del resto la sua ormai da quasi venti anni è
un’assenza totale, persino fitta di mistero. Il film, prodotto da Dazzle Communication e Indigo Film, un
progetto che Rai Documentari ha sostenuto e che andrà in onda su
Rai3 venerdì 5 novembre in prima serata, per il suo compleanno,
contiene spezzoni che sono la storia del cinema italiano, a
cominciare dai primi film con Michelangelo Antonioni per cui fu,
fresca attrice di accademia studentessa di Orazio Costa e Sergio
Tofano e con esperienze teatrali con Bice Valori e Paolo Panelli
tra gli altri, la musa dell’incomunicabilità con L’avventura, La
Notte, L’eclissi, Deserto Rosso. E poi avanti con gli spezzoni
da “regina della commedia”. Corallo intervista Paolo
Cortellesi, Barbara Alberti, Micaela Ramazzotti, Enrico Vanzina,
Christian De Sica, Enrico Lucherini, il critico Valerio Caprara
e tanti altri. Fa tenerezza vedere Gigi Proietti ricordarla.
    (ANSA).
   

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