Il centrodestra riparte da due punti fermi: la corsa al Quirinale e no al Proporzionale

Risotto, pesce, pera con caramello per chiudere in dolcezza. Il menù del pranzo del centrodestra ritrovatosi tra sorrisi a favore delle telecamere oggi a Villa Grande a Roma segna l’inizio di una nuova fase della coalizione che unisce Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Leggendo infatti tra le righe del comunicato CONGIUNTO (lo scriviamo anche noi in maiuscolo, così come è stato inviato alla stampa) ci sono cose che raccontano per bene il recente passato, il presente ed il futuro della coalizione.

Si comincia con la parola «cordiale» aggettivo con il quale si definisce il clima attorno al tavolo che ha radunato Silvio Berlusconi (padrone di casa), Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Cordialità non di sola facciata ma confermata anche da terzi; tutti i leader infatti sono compatti e convinti nel vedere nell’unità dell’intero centrodestra l’unica proposta per la guida del paese quando terminerà il percorso del Governo Draghi. Nessuna idea o nostalgia di un nuovo «Centro» come qualcuno ventilava dopo i risultati dei ballottaggi, non proprio soddisfacenti.

Ed è proprio riferito alle ultime amministrative che spicca il secondo vocabolo: cause. Le cause delle sconfitte pesanti a Roma, Milano, Napoli, del flop di Torino, dato per certo alla vigilia del voto. Ma anche dell’astensione. Dati, numeri messi sul tavolo assieme ad una ammissione che forse la scelta del Candidato Civico, slegato quindi dalla politica, non sia stata quella corretta. Sono diversi infatti gli esponenti dei vari partiti della coalizione a richiedere d’ora in avanti di far tornare la politica a chi la conosce, la vive e la pratica da anni.

Viene invece difficile capire come possa la coalizione, che si impegna ad «incontri periodici, con frequenza settimanale…» per «concordare azioni parlamentari condivise». Nelle ultime settimane le distanze su diverse tematiche, una su tutte sul Green Pass, erano evidenti (e non sono piaciute agli elettori) ma non bisogna mai dimenticare che resta una divisione sostanziale e per certi versi anche parlamentare dato che due partiti sono all’interno della maggioranza del Governo Draghi mentre Fratelli d’Italia sta fin dal principio all’opposizione.

Di sicuro è stata annunciata e messa nero su bianco l’unità per due tematiche basilari del futuro nemmeno troppo lontano della politica: l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica (con cui si starebbe cercando un dialogo con il Pd nella speranza di isolare il Movimento 5 Stelle) ed un tema che torna, torna sempre all’avvicinarsi della scadenza naturale di una legislatura: la Legge Elettorale.

«Il centrodestra intende continuare a lavorare come coalizione e ha confermato conseguentemente la propria indisponibilità a sostenere un cambiamento della legge elettorale in senso proporzionale». Più chiari di così non si può.

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