giovedì, 30 Gennaio 2025
Sonia Bergamasco, ognuno ha la sua personalissima Duse
(di Francesco Gallo) “Ognuno ha la sua Duse. Ognuno di noi
la crea attraverso le testimonianze di altri e con il potere
della propria immaginazione. È lì il nodo drammaturgico di
questo mio racconto nutrito da testimonianze che sprizzano
fascino, quel fascino che aveva colpito Charlie Chaplin come la
Monroe”.
Così Sonia Bergamasco all’ANSA parla della sua ossessione per
Eleonora Duse a cui ha dedicato il documentario ‘Duse, The
Greatest’ da lei scritto e diretto, in sala dal 3 febbraio
distribuito dal Luce e che l’attrice poi accompagnerà ogni sera
in una città diversa “come fosse un tour teatrale” fino al 28
febbraio (si parte dal Troisi di Roma per chiudere a Perugia
passando per Genova, Milano e Venezia).
Nel documentario, già passato alla Festa di Roma,
un’investigazione sull’attrice che ha cambiato l’arte della
recitazione per sempre ispirando Lee Strasberg e generazioni di
attori. Ora come può una donna, di cui rimangono unicamente un
film muto e qualche foto e ritratto, essere ancora così
influente? “Con questo film – dice la regista -, come una detective, mi
sono messa sulle sue tracce. La Duse intercetta le nuove
generazioni attraverso la sensibilità di figure carismatiche
come Charlie Chaplin – che la vede a teatro a Los Angeles e
scrive “è la più grande artista che ho mai visto”- e il giovane
Lee Strasberg, futuro direttore dell’Actors Studio, che
guardandola al lavoro, intuisce il segreto di un’arte della
recitazione che entra a far parte dell’immaginario collettivo di
generazioni di attori di cinema”.
Era davvero un’antidiva? “Lo era all’ennesima potenza. Per molto
tempo purtroppo era conosciuta solo come l’ amante di
D’Annunzio. Altro che sua amante, sembra che quando Verdi andò a
vedere ‘La signora delle camelie’, il cavallo di battaglia
dell’attrice, disse: se lo avessi visto prima avrei scritto
diversamente ‘La traviata’ .
Perché gli incontri con il pubblico? “Credo sia davvero
importante per l’autore incontrare il pubblico quando vuole
proteggere la sua storia”.
Nel docu interventi di Annamaria Andreoli, Sonia Bergamasco,
Valeria Bruni Tedeschi, Elena Bucci,
Ellen Burstyn, Federica Fracassi, Fabrizio Gifuni, Ferruccio
Marotti, Helen Mirren, Emiliano Morreale, Mariapaola Pierini,
Caterina Sanvi, Mirella Schino, Giuditta Vasile.
Il docu è una produzione di Propaganda Italia, Quoiat Films,
Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema.
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