Sinner e il no al Quirinale, Binaghi: ‘Nessuno sgarbo’

Ci sono assenze che fanno rumore, forse anche più delle presenze. E’ il caso di Jannik Sinner, l’unico a mancare all’appuntamento del tennis azzurro al Quirinale con il Capo dello Stato.

“Ma nessuno sgarbo istituzionale, ci mancherebbe – la difesa del n.1 FITP, Angelo Binaghi -. Abbiamo un Presidente della Repubblica di tale livello che ha capito benissimo quali fossero i problemi di Jannik”. A Sinner ha fatto i complimenti Mattarella in apertura del suo intervento, parlando dell’anno solare che e’ ricominciato bene, e poi Berrettini parlando del successo in Davis: “Ci ha dato una mano un certo ragazzo altoatesino…”. “Gli ho mandato un messaggio dopo gli Aus Open”, ha poi detto il compagno di doppio a Malagà, dribblando ogni possibile dubbio su malumori. “In Davis conta il gruppo – ha poi aggiunto il tennista romano riferendosi all’edizione 2025 – Se poi ci sara’ Sinner, che è il numero 1 tanto meglio: dara’ il massimo”.

Capitolo chiuso? Sembrerebbe di sì, al netto del “dispiacere evidente perché – spiega ancora il presidente della federtennis – abbiamo scelto questa data proprio affinché ci potesse essere Sinner, ciò nonostante il festeggiato principale non è potuto venire”. Non mancano comunque i complimenti di Mattarella all’altoatesino per la vittoria recente del secondo Australian Open, così come la citazione dei suoi compagni di squadra nei discorsi davanti il presidente della Repubblica. Piu’ sintetica, invece, la risposta del n.1 del Coni, Giovanni Malagò, lasciando il Quirinale: “L’assenza dispiace sempre, ma l’atmosfera è stata bella comunque. Poi se uno ha degli impedimenti…non aggiungo altro”.

Il riferimento è allo stato di salute del tennista, stremato fisicamente e mentalmente, al punto di dire di no non solo all’ATP 500 di Rotterdam, ma anche all’appuntamento con il Capo dello Stato. Per questo Binaghi ci ha tenuto a ribadire come la salute di Jannik sia “prioritaria”, ricordando il malore nella sfida contro Rune di dieci giorni fa: “Non dimentichiamo quanto visto in tv, la situazione psicofisica del ragazzo richiede estrema attenzione. Pur capendo questo il dispiacere è enorme”. Intanto i ‘no’ di Sinner iniziano a essere diversi, da quello a Sanremo dello scorso anno, passando per le rinunce ai Giochi di Tokyo e Parigi, fino alla chiamata di Mattarella. A quest’ultima, però, il presidente federale risponde con una certezza mascherata in battuta: “E’ vero che oggi Jannik non c’era, ma non credo che sarà l’ultima volta che verremo invitati al Colle…”.

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