sabato, 22 Marzo 2025
Finali Cdm di sci, è il giorno di Federica Brignone

Con un meteo più favorevole gli organizzatori dell’Idaho ce l’hanno fatta a ripulire le piste dopo l’abbondante nevicata di mercoledì. E così domani, completata alla vigilia l’indispensabile prova cronometrata, a Sun Valley si apriranno con la discesa uomini e donne le Finali della Coppa del mondo 2024-25.
E domani sarà così soprattutto il gran giorno di Federica Brignone, quello in cui potrà assicurarsi anche matematicamente la sua seconda Coppa del mondo dopo quella del 2020.
Quando mancano solo quattro gare alla fine della stagione, e dunque con ancora 400 punti in totale a disposizione ,l’azzurra ha infatti in classifica generale 1.454 punti contro i 1.072 dell’unica sua potenziale rivale, la svizzera Lara Gut-Behrami.
Ha dunque un vantaggio solidissimo di 382 punti. A Federica – in una gara che sostanzialmente andrebbe soprattutto amministrata bene – ne bastano pertanto solo 18 per diventare matematicamente irraggiungibile. Ed anche in discesa Federica in questa stagione sta andando come un razzo con due vittorie – le prime della sua carriera in questa disciplina – ed un bel po’ di buoni piazzamenti per cui guida anche questa classifica con 384 punti mentre la svizzera è decisamente più indietro a quota 229.
Questo significa che la campionessa valdostana può conquistare anche la prestigiosa coppa dell’alta velocità. L’unica rivale è l’austriaca Cornelia Huetter, seconda a 368 punti. Il vantaggio di Fede è così di 16 preziosi punti: in sostanza deve “solo” conservarlo. Per riuscirci potrebbe essere utilissima anche una bella gara delle altre cinque azzurre in pista e soprattutto di Sofia Goggia in modo che – dovesse servire – la bergamasca tenga lontana l’austriaca dalle zone alte della classifica. E poi Federica, di certo ancora non completamente appagata, potrà partire per l’assalto anche alle coppe di Gigante e SuperG, le altre discipline in cui l’italiana ha fatto faville in questa strepitosa stagione che l’ha vista vincere ben 10 volte e raggiungere i 37 successi in carriera, seconda dietro solo ad Alberto Tomba con 50.
L’unica prova cronometrata – su un tracciato inevitabilmente accorciato abbassando la partenza a causa della nevicata – ha comunque fatto capire che quella di Sun Valley sarà comunque una gara combattutissima in cui nessuna farà regali. Proprio Gut-Behrami ha ottenuto infatti il miglior tempo in 1.27.79 davanti a Huetter in 1.28.00. Settimo tempo per Goggia in 1.28.44 e , con una prova saggia, 8/o per Brignone in 1.28. 86.
E poi Nicol Delago 15/a in 1.29.58, Laura Pirovano 16/a in 1.29.60 e Nadia Delago 18/o in 1.29.78 per chiudere con Marta Bassino 20/a in 1.30.07. “Non sono trovata a mio agio, non sono entrata nel ritmo della pista, se non all’inizio, nelle prime cinque porte. – ha detto Brignone – Io sono qui per giocarmi la coppa di discesa ed è una cosa bellissima. Proverò a fare il massimo, come ho sempre fatto. A livello emotivo sto molto bene, anche se lo scorso week-end è stato molto intenso, anche grazie al grande affetto del pubblico”.
“Una pista nuova questa “Challenger”, molto diversa rispetto a tutte le altre discese che abbiamo affrontato – ha detto Goggia -. Più facile a farsi che a vedersi, come è successo a Beaver Creek. Siamo in tre a giocarci la coppa, ma io penso a me stessa e a fare il massimo che potrò sia domani che dopo e fino al gigante”.
Vista dall’Italia la gara che ha invece decisamente un po’ meno interesse è la discesa uomini, salvo poter vedere all’opera Dominik Paris dopo i due trionfi di Kvitfjell. Per il resto la coppa di Libera sarà uno scontro tutto svizzero tra Marco Odermatt – che ha già vinto la Coppa del mondo e quella di SuperG – ed il giovane talento e fresco campione del mondo Franjo von Allmen. La classifica favorisce Odermatt con ben 605 punti con i 522 di Franjo.
In prova tutti e due, come del resto Paris, non hanno forzato ma hanno voluto solo prendere confidenza con il fondo e la nuova pista. A Paris comunque la pista di SUn Valley non e’ piaciuta molto: “troppo ripida e troppo tecnica. Non molto adatta ad una discesa”. Il tutto – purtroppo ancora assente nonostante la qualificazione alle FInali l’infortunato Mattia Casse – mentre invece un soddisfatto Florian Schieder, l’altro azzurro in gara, ha realizzato il secondo miglior tempo in 1.24.43. Il più veloce è stato comunque uno svizzero: Alexis Monney in 1.24.29.
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