sabato, 19 Aprile 2025
Torna il Bellaria Film Festival, le donne al centro

Giunto alla sua 43/a edizione il
Bellaria Film Festival, guarda, con decisione al mondo
femminile. La kermesse cinematografica, in programma nella
cittadina romagnola dal 7 all’11 maggio prossimo – e presentata
in Regione a Bologna – celebrerà le autrici del cinema
indipendente italiano con la retrospettiva ‘Le avventurose’ e
con il ‘Premio Speciale Bff43 – I film che liberano la testa’
assegnato alla regista Maura Delpero per ‘Vermiglio’, opera
premiata con il ‘Leone d’Argento’ a Venezia e candidata a 14 ‘David di Donatello.
Il titolo scelto per questo 2025, è ‘Una marea risale
gentile’, e rimanda, secondo gli organizzatori, a “una
gentilezza che non è arrendevole, ma radicale: la forza quieta
di chi risale la corrente con determinazione, senza rinunciare
alla cura, allo sguardo sensibile e alla complessità”.
E questa gentilezza, passerà attraverso il lavoro di registe
come Alissa Jung, che porterà a Bellaria l’anteprima italiana di ‘Paternal leave’; Léonor Serraille, con la prima italiana di Ari
che aprirà il Festival; Rebecca Lenkiewicz con ‘Hot Milk’ che lo chiuderà. Attraverso una retrospettiva sulle registe premiate
nel corso degli anni dal Bff dal titolo ‘Le avventurose’
realizzata dall’Archivio del cinema indipendente italiano. Senza
dimenticare la presenza femminile nei concorsi che
contraddistinguono il Festival: Casa Rossa internazionale e
nazionale, il Concorso Gabbiano, il Concorso 3 minuti a tema
fisso.
“Siamo orgogliosi di sostenere questo Festival da sempre
attento ai nuovi linguaggi cinematografici – osserva l’assessora
regionale alla Cultura, Gessica Allegni -: la scelta di
valorizzare le storie al femminile, di dare spazio allo sguardo
delle donne, in un anno contrassegnato da troppi episodi di
violenza sui loro corpi, è per noi un atto concreto verso quel
necessario cambiamento culturale che è al centro delle politiche
regionali. Bene, quindi, che una delle manifestazioni più
longeve d’Italia abbia deciso di rappresentare in modo non
retorico il femminile nel cinema”, chiosa Allegni.
“I festival – racconta la direttrice artistica, Daniela
Persico – sono piccole utopie: per questo ho immaginato come
potesse essere il mondo alla rovescia. Un festival con il 70%
dei film realizzati da registe donne? Un festival che dia spazio
ai giovanissimi e a chi racconta altre comunità e altre
sensibilità? Oggi è possibile, anzi è quello di cui abbiamo
bisogno in un mondo sempre più segnato dai muri
dell’incomprensione”
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