sabato, 19 Aprile 2025
Europa League, la Lazio punta il Bodo, Lotito: ‘Ci giochiamo parte della stagione’
Da un lato la strada che porta alla semifinale, mai raggiunta nell’epoca Lotito, dall’altro il rischio di una stagione anonima. La Lazio è di fronte a un bivio; per questo la partita di ritorno dei quarti di Europa League contro il Bodo/Glimt nella quale i biancocelesti devono ribaltare il 2-0 dell’andata, è fondamentale.
“Per noi è un momento importante in cui ci giochiamo gran parte della stagione. Purtroppo la Lazio, in Norvegia, non ha potuto esprimere quelle che sono le proprie potenzialità. Speriamo lo faccia giovedì nella consapevolezza che è un appuntamento importantissimo che rappresenta gran parte dell’epilogo di tutti gli sforzi fatti finora” le parole del presidente Claudio Lotito a Formello che testimoniano l’importanza della posta in palio.
Il numero uno biancoceleste ha caricato l’ambiente, così come aveva fatto appena finito il derby anche il tecnico, Marco Baroni, sottolineando di credere “nel passaggio del turno”. Servirà una Lazio diversa da quella vista una settimana fa nel gelo di Bodo; all’Olimpico ci sarà una maglia speciale, con il logo della Croce Rossa Italiana che comparirà sulla maglia ufficiale di una squadra di calcio di Serie A, e il calore del pubblico con 50.000 tifosi attesi per spingere i biancocelesti verso un traguardo che, da quando è la nata l’Europa League, non è mai stato raggiunto.
L’ultima semifinale europea, infatti, è datata 2003 quando la competizione si chiamava ancora Coppa Uefa e la Lazio fu eliminata dal Porto di Josè Mourinho, poi vincitore del trofeo. Anche in quel caso si partiva una sconfitta all’andata, per 4-1, e nel ritorno fu solo 0-0 che valse l’eliminazione. Stavolta, però, c’è la sensazione che quella dell’Olimpico sarà un’altra sfida, senza il sintetico ad agevolare i norvegesi e con una Lazio che, nel derby con la Roma, ha “dimostrato di dominare, loro hanno fatto un tiro in porta. Nella fattispecie non è stato premiato il merito” ricorda ancora Lotito. L’Europa, però, rimane ad oggi una via per quella Champions League che è l’obiettivo e senza la quale si farebbe fatica a considerare positiva una stagione che può ancora diventare da favola.
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