Liste d’attesa, verso il Dpcm per i poteri sostitutivi anche senza le Regioni

Il decreto sui poteri sostitutivi di Roma in caso di gravi inadempienze delle Regioni sulle liste d’attesa nella sanità potrebbe essere approvato anche senza il sì dei governatori grazie a un passaggio in Consiglio dei ministri che potrebbe vararlo con una delibera motivata.

Lo scrive il Sole 24 Ore che parla di un via libera “già forse venerdì prossimo”. Un nodo, questo dei poteri sostitutivi al centro di un braccio di ferro, ricostruisce il Sole 24 Ore, che si trascina da quasi sei mesi e che vede da un parte il ministro della Salute Orazio Schillaci schierato contro “l’immobilismo di diverse Regioni” e dall’altra le Regioni che vedono in questo provvedimento una invasione di campo tanto da aver bocciato lo scorso 26 marzo all’unanimità l’ultima versione del decreto inviata dal ministero e rilanciando con altre modifiche.

Domani, scrive il Sole 24 Ore è previsto l’esame del Dpcm sui poteri sostitutivi come primo punto all’ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni, mentre ieri c’è stata una nuova riunione tecnica e oggi si incontreranno gli assessori alla Sanità della commissione Salute prima della Conferenza di giovedì. Il nodo del Dpcm ruota attorno al ruolo dell’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria istituito presso il ministero della Salute che nei casi delle inadempienze più gravi può intervenire al posto delle Regioni. Organismo già reso più soft visto che nella versione originaria gli si attribuivano poteri ispettivi con il ricorso ai Nas.
   

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