lunedì, 21 Aprile 2025
Auto: il Rally del Salento banco di prova per talenti veri

Il Rally del Salento banco di prova
per talenti veri
Il terzo appuntamento del Trofeo Italiano Rally organizzato
dall’Automobile Club Lecce il 23 e 24 maggio concentrerà il suo
fulcro alla Pista Salentina la cui storia trasuda di passione
per l’automobilismo sportivo. 7 prove speciali, la prima in
notturna e un percorso compatto con quasi il 40% di prove
speciali. Ne parlano Paolo Andreucci e Piero Longhi.
Manca poco più di un mese al 57° Rally del Salento, 7° Rally
Storico del Salento e Salento Historic Regularity Rally,
l’evento organizzato dall’Automobile Club Lecce che il 23-24
maggio ospiterà il Trofeo Italiano Rally, terzo appuntamento, e
la Coppa Rally di Zona oltre ai due eventi per auto storiche.
Sono tanti i talenti che sono passati sul percorso della
competizione leccese e che hano spiccato il volo verso successi
iridati e tricolori. Dal giovane finnico Kalle Rovanpera
Campione del Mondo Rally 2022-2023 su Toyota, che nel 2017 vinse
la prova alla “Conca” risultando ad oggi il più giovane
vincitore di una prova speciale della gara; dalla Repubblica
Ceca Jan Kopecky, pilota Rally2 iridato Skoda, vincitore
dell’edizione 2010, l’11 volte tricolore Paolo Andreucci unico a
vantare il poker di successi a Lecce, Piero Liatti che nel 1987
fu il più giovane vincitore della gara, mentre il record di
prove vinte in un’unica edizione (18 su 19) appartiene a Renato
Travaglia nel 2002. L’ultima edizione, quella del 2024 fu a
favore del bresciano Luca Pedersoli con Corrado Bonato su
Citroen DS3, tallonato dal molisano Giuseppe Testa con Gino
Abatecola, davanti al friulano Luca Rossetti navigato da Nicolò
Gonella, entrambi su Skoda Fabia.
La manifestazione, una delle più longeve e popolari d’Italia, si
appresta ad abbracciare il territorio con un programma sportivo
di alto livello che avrà il suo fulcro alla Pista Salentina di
Ugento, a Torre San Giovanni, uno degli emblemi del motorsport
pugliese che da sempre è sinonimo di passione.
Con grande coerenza con la propria filosofia sportiva e
organizzativa, per l’edizione 2025 il quartier generale del
Rally del Salento sarà ospitato interamente presso la Pista
Salentina. La struttura accoglierà infatti direzione gara,
centro classifiche, sala stampa, parco assistenza, partenza e
arrivo, oltre ad ospitare la prova speciale “Pista Salentina”,
che aprirà ufficialmente le ostilità venerdì 23 maggio alle ore
20:15, con il fascino unico della notte e delle luci
supplementari montate sui cofani delle auto.
Una scelta strategica che consentirà all’organizzazione di
proporre un percorso straordinariamente compatto, in grado di
unire efficienza logistica e spettacolarità. Il rally si
articolerà su 7 prove speciali per un totale di 80,54 km
cronometrati, a fronte di 133,34 km di trasferimenti e una
distanza complessiva di 213,88 km. A colpire è soprattutto
l’elevata incidenza delle prove speciali sull’intero percorso:
il 37,7%, un valore particolarmente alto per una gara TIR, che
rappresenta un vantaggio concreto per gli equipaggi sia in
termini sportivi che operativi e logistici.
Significative le parole di due figure simbolo del rallismo
italiano come Paolo Andreucci e Piero Longhi che hanno
intrecciato parte della loro storia sportiva proprio con il
Rally del Salento. Il pluricampione toscano, quattro volte
vincitore della gara e salito nove volte sul podio con ben 55
prove speciali vinte, non ha mai nascosto il legame speciale con
questa competizione, esaltandone l’atmosfera unica e la
straordinaria accoglienza del pubblico pugliese, capace ogni
anno di trasformare la corsa in una vera festa popolare del
motorsport. “Percorso altamente formativo, utile alla crescita
di ogni pilota, soprattutto i giovani”-.
Piero Longhi, oggi punto di riferimento della Scuola Federale
ACI Sport in qualità di coach per il progetto ACI Team Italia ed
Istruttore Federale, ha sottolineato invece l’alto valore
formativo del Rally del Salento. Secondo Longhi, il percorso e
le prove speciali del Salento rappresentano un unicum nel
panorama nazionale, con un tasso tecnico elevatissimo che rende
queste strade perfette per la crescita dei giovani piloti e per
affinare le capacità anche dei driver più esperti. “Tanti
ricordi sportivi mi legano ad una terra unica per accoglienza ed
ospitalità. Il Salento è una tappa immancabile nel curriculum di
ogni pilota che desidera crescere ed imparare”.
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