martedì, 22 Aprile 2025
Francesco Gheghi, il talento è giovane e va a Cannes

(di Alessandra Magliaro) Ventuno anni, autodidatta, talento
istintivo, grande determinazione: è il profilo di uno degli
attori giovani in ascesa, capace di sostenere prove
interpretative difficili. Francesco Gheghi è candidato al David
di Donatello come migliore attore protagonista, tra i più
giovani mai nominati per il massimo riconoscimento
cinematografico italiano. E sfida nomi del calibro di Elio
Germano, Fabrizio Gifuni, Silvio Orlando e Tommaso Ragno. Gheghi
ha fatto centro nel film tratto da una dolorosa storia vera, ‘Familia’ di Francesco Costabile, in cui interpreta Luigi
Celeste che ha ucciso il padre (Francesco Di Leva) dopo anni di
abusi psicologici e fisici della madre (Barbara Ronchi).
Interpretazione per cui ha vinto, in una emozionante notte
magica, il premio migliore attore ad Orizzonti alla Mostra del
cinema di Venezia. Un 2024 da incorniciare e il 2025 tutto da
vedere, incluso il festival di Cannes, nel cast del film di
Mario Martone ‘Fuori’.
“Dove voglio arrivare? Non c’è il piano B, c’è solo un piano
A, questo. Finalmente ora vedo la recitazione come un mestiere.
Io sono innamorato delle storie, per me la storia è sovrana a
prescindere da tutto e con questo faro vado avanti, incrocio
progetti, colgo stimoli diversi”, dice in un’intervista all’ANSA
Gheghi che ha anche firmato una prima regia, una commedia nera
con il corto La Buona Condotta premiato, ai Nastri d’argento e a
Cortinametraggio, ed è il protagonista di Marcello, di Marcello
Lombardi, corto dell’anno ai Nastri.
Di storia in storia, come attore o come regista (“più che un
mestiere quello lo vivo come un sogno, almeno per ora”), Gheghi
intercetta film che hanno un forte gancio con la realtà e con la
sua generazione, riuscendo ad esprimerne complessità e disagio.
Come il prossimo progetto, tosto come Familia, che anticipa
all’ANSA: “Un film su Willy Monteiro – il giovane cameriere
capoverdiano brutalmente ucciso nel 2020 da coetanei e medaglia
d’oro al valore civile alla memoria, ndr – che dirigerà Vincenzo
Alfieri”. Titolo provvisorio ’40 secondi’ come il libro di
Federica Angeli (Baldini e Castoldi) dedicato al caso di
Colleferro. “È un personaggio diverso dal Luigi Celeste di
Familia, molto controverso e ugualmente drammatico questo
giovane che interpreto, uno dei quattro violenti e qui c’è il
disagio di una generazione perduta”.
Sui social lo definiscono il Timothée Chalamet italiano,
anche per il seguito di giovani che già ha. “Ma è lui che è il
Gheghi americano”, sbruffoneggia con la sua faccia da joker, lo
sguardo intenso, rapace, che non ha paura di guardare dritto, “furbo” si dice da solo.
A Venezia ricevendo il premio lo ha dedicato tra gli altri “agli attori della mia generazione”, Federico Cesari, Filippo
Scotti, Matteo Oscar Giuggioli, Ludovico Tersigni, Gianmarco
Franchini, Tecla Insolia, Marianna Fontana, Celeste Dalla Porta “una frase non casuale – spiega – perché è una bella generazione
di talenti, siamo in tanti ad impegnarci a trasformare il sogno
in un lavoro. La consapevolezza io l’ho avuta con Familia dopo
nove anni di tanti bei ruoli – Padrenostro, Piove, Mio fratello
rincorre i dinosauri, Il Filo invisibile – mi sono sentito alla
pari con Barbara Ronchi e Francesco Di Leva ossia un
professionista e non un giovane molto fortunato”. Tra i tanti
incontri decisivi, Elio Germano, “colui che mi ha fatto
innamorare di questo mestiere”.
Il cinema, Gheghi ce l’ha tatuato sul corpo: “Ho C’era una
volta in America sul braccio destro, un film che conosco a
memoria e sul sinistro ho Wendy di Peter Pan”. Originario di
Marino con una famiglia (di ristoratori) che lo sostiene sin
dall’adolescenza in questa aspirazione cinematografica, lo
consiglia e lo aiuta a tenere i piedi per terra, Gheghi ha avuto
un altro incontro bello della sua carriera, quello con Mario
Martone. “Prima a teatro con Romeo e Giulietta, poi una piccola
parte in Fuori. Mario mi ha detto: ‘mi fai questo regalo?’ cioè
io a lui, roba da pazzi. È lui che lo ha fatto a me facendomi
recitare in Fuori il minuscolo ruolo di un cameriere alla Nino
Manfredi in una bellissima giornata di set con Jasmine Trinca e
Matilda De Angelis. E spero mi richiami presto per il nuovo
film”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA