Cronometristi: Museo del tempo al Coni per il centenario

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – La Federazione italiana cronometristi
celebra i suoi primi 100 anni con un ‘Museo del tempo’. Il 6
novembre metterà in mostra al Salone d’Onore del Coni le
apparecchiature che hanno immortalato record e vittorie dei
grandi campioni dello sport italiano. Sarà esposto il filo di
lana che ha registrato il record mondiale e la vittoria olimpica
sui 200 metri di Livio Berruti a Roma ’60 ma anche il fotofinish
che ha fermato il record U.23 di Filippo Tortu agli assoluti
indoor di Ancona 2019, passando dal cancelletto di partenza da
cui si slanciava Zeno Colò alle moderne fotocellule che hanno
immortalato i trionfi di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni.
    Nell’occasione si terranno le celebrazioni per i 100 anni:
sono previsti, a partire dalle 10.30, il saluto del presidente
della Ficr, Antonio Rondinone, e gli interventi del presidente
del Coni, Giovanni Malagò, della sottosegretaria allo Sport
,Valentina Vezzali, del presidente e ad di Sport e Salute, Vito
Cozzoli, e del presidente del Cip, Luca Pancalli.
    “Erano sette i mitici pionieri che nel 1921 gettarono le basi
della Federazione italiana cronometristi, cresciuta in un secolo
fino a contare 105 associazioni e 4.500 cronometristi”, osserva
il presidente della Federazione italiana cronometristi, Antonio
Rondinone, che all’evento celebrativo presenterà il logo creato
per i 100 anni Ficr. “Oggi – sottolinea – siamo in grado di
offrire un servizio a 360 gradi nelle varie manifestazioni
sportive, dal timing alla grafica televisiva”. Nella festa del
centenario sarà anche presentato il libro che racconta il secolo
di vita della Federazione. “Festeggiamo i nostri primi 100 anni
trascorsi e vissuti rilevando il tempo di molti atleti, non
tutti campioni – rileva il vicepresidente Ficr Giorgio
Chinellato -, e vogliamo anche ricordare, anche attraverso le
immagini del calendario 2022 e del libro, l’impegno costante e
professionale dei cronometristi italiani”. “Le apparecchiature
raccolte dal Museo del Tempo della Ficr – conclude Alberto
Biagino, consigliere federale con delega alla comunicazione –
testimoniano come la rilevazione del tempo sia diventata una ‘scienza’ esatta al millesimo di secondo”. (ANSA).
   

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