Cagliari in crisi, ma Mazzarri resta un punto fermo

(ANSA) – CAGLIARI, 02 NOV – Cagliari sempre ultimo. E sempre
più in crisi. Terza sconfitta consecutiva per la squadra di
Mazzarri. E non è un momento facile, magari con l’occasione del
riscatto dietro l’angolo: sabato il Cagliari gioca contro
l’Atalanta.
    Momento delicato. Il tecnico per la prima volta non ha
parlato a fine gara e le dichiarazioni post partita sono state
quelle del presidente Tomaso Giulini. Numero uno d’accordo per
il ritiro. Ma ieri sera ha lasciato intendere che su questo
punto l’ultima parola spetta a Mazzarri. Secondo: nessun cambio
in vista, il mister non sembra in discussione. Anzi il
presidente lo ritiene un punto fermo. Giulini però ha
manifestato tutta la sua delusione per l’ultimo posto: per lui
il Cagliari non ha una rosa da coda della classifica. E anche
con il Bologna non ha visto tutto nero. I numeri dicono però che
con il cambio in panchina la scossa non c’è stata.
    Troppo poche le partite di Semplici (un punto in tre partite)
per fare un confronto con il successore che invece ha
totalizzato cinque punti in otto gare. La morale all’undicesima
giornata di campionato è che, cambiando gli allenatori, il
risultato non cambia. La squadra, al di là dei pochi gol in
attacco (terzultimi) e dei tanti subiti in difesa (penultimi),
non funziona soprattutto a centrocampo. Manca il filtro e manca
anche l’appoggio agli attaccanti. Con Strootman che non riesce
ad assumere la leadership della squadra. Rimangono due
rimpianti: l’infortunio di Rog (ma c’era tutto il tempo per
sostituirlo) e il mancato ritorno di Nainggolan (senza una
alternativa). Rosa corta in mediana: Marin e Deiola non sono
certo i giocatori giusti per impostare o dettare i tempi alla
manovra. E i possibili ricambi, Grassi e Oliva, ieri non sono
nemmeno entrati. C’è poi la situazione di Nandez: non demerita
(quasi) mai, ma è pur sempre in giocatore in partenza. (ANSA).
   

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