Wes Anderson, The French Dispatch ispirato a De Sica

(ANSA) – ROMA, 06 NOV – “THE FRENCH DISPATCH è un film
francese, ma dal cuore italiano. Mi sono ispirato al vostro
cinema e soprattutto a un film come L’ORO DI NAPOLI di Vittorio
De Sica: quando lo vidi per la prima volta decisi che ne avrei
fatto uno simile. Amo queste antologie cinematografiche che si
ritrovano anche in Visconti e Fellini, un format molto
italiano”. Parola di Wes Anderson, in conferenza stampa a Milano
dove ha presentato THE FRENCH DISPATCH, già in concorso
all’ultimo Festival di Cannes, nelle sale italiane dall’11
novembre, distribuito da Walt Disney.
    Al centro di tutto un giornalista americano (Bill Murray) che
crea una sua rivista nella fittizia cittadina francese di
Ennui-sur-Blasé. Alla sua morte vengono pubblicate in suo
omaggio dalla redazione alcune micro-storie. Si tratta, più che
di cronaca, di una raccolta di servizi giornalistici d’autore
pubblicati appunto su The French Dispatch. Il film è ispirato
all’amore di Anderson per il New Yorker. “Non ho mai definito
questo film una lettera d’amore al giornalismo. Sono stato
frainteso. Ho messo nel film come una nota a pie’ pagina, ovvero
una lista di tutti gli scrittori che ho letto sul New Yorker che
mi hanno ispirato da ragazzo. Ho un vero affetto per loro. Sono
comunque legato ai quotidiani – continua il regista – e ogni
giorno ne compro, uno anche se fanno parte di un giornalismo che
sta scomparendo”.
    E ancora: “C’è sempre stata una tradizione di falsa
informazione, di fake news, da parte della stampa per vendere
meglio. Così non a caso la mia storia cerca di evidenziare il
ruolo di un direttore che si preoccupa che ci sia verità in
quello che si legge nel suo giornale. Oggi si pubblicano cose
senza nessuna mediazione, non c’è più una figura intermediaria e
io così rimpiango il passato”.
    Nel mega cast del film anche Benicio Del Toro, Adrien Brody,
Francesc McDormand, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Owen Wilson,
Timothée Chalamet, Mathieu Amalric, Willem Dafoe, Edward Norton,
Liev Schreiber e Lea Seydoux. (ANSA).
   

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