Covid: Agenas, in Friuli e Marche intensive all’ 11%, oltre la soglia

Dopo settimane di stabilità, torna a risalire in Italia la percentuale di posti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, passando dal 4 al 5%. In particolare, sale in Friuli Venezia Giulia, dove arriva all’11%, raggiungendo le Marche. Entrambe superando quindi la soglia di allerta del 10%, che rappresenta uno dei parametri per il passaggio della Regione in zona Gialla. Salgono anche in Piemonte, dal 3 al 4%, così come in Liguria e in Veneto, dal 4 al 5%. Stabili invece le altre regioni, tra cui spicca la Sicilia, con il 9%. Emerge dal monitoraggio Agenas che confronta i dati dell’8 ottobre, con quelli del giorno precedente. 

A livello nazionale, è stabile al 6% l’occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica o non critica. Ma la percentuale sale in 7 regioni, anche se nessuna supera la soglia di allerta definita pari al 15%. In particolare la crescita si rileva in Abruzzo, Liguria, Puglia, Toscana (al 6%) così come in Friuli ( al 10%), Provincia Autonoma di Bolzano (al 13%) e Veneto (al 4%). Scende invece in Basilicata (7%) e Valle d’Aosta (8%). Stabile, invece, nelle altre regioni. 

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In Italia come in gran parte d’Europa tornano a salire tutte le curve dell’epidemia di Covid-19: aumentano i casi positivi, così come i decessi e i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari, mentre il numero complessivo dei casi positivi si avvicina a 100.000. E’ una situazione complessa che costringe a elaborare nuove strategie per arginare l’epidemia: dalla terza dose del vaccino ai farmaci anti Covid, a una riflessione su un’eventuale proproga dello stato di emegenza che per il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, “è probabile, considerata la recrudescenza del virus e il fatto che ci troveremo in pieno inverno”.

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