Mondiali: l’Italia sfida l’incubo Irlanda del Nord

(ANSA) – ROMA, 15 NOV – Tutto in novanta minuti. L’Italia si
gioca la qualificazioni ai Mondiali in Qatar al Windsor Park di
Belfast, contro l’Irlanda del Nord, in una gara da
prendere con le molle. Gli Azzurri dovranno vincere sperando che
la Svizzera non travolga la Bulgaria. I ragazzi di Mancini, che
deve far fronte anche a tantissime assenze, partono però
nettamente favoriti, secondo gli esperti di Sisal Matchpoint,
visto che il loro successo è offerto a bassa quota, 1,27,
rispetto all’11 dei padroni di casa con il pareggio a 5,75. La
Nazionale non ha mai vinto in terra irlandese e l’unica
sconfitta con i verdi costò, il 15 gennaio 1958, la mancata
qualificazione ai Mondiali di Svezia. L’Italia avrebbe bisogno
di una vittoria larga per stare tranquilla: così uno 0-3 si
gioca a 7,50 mentre il 2-1 per i padroni di casa, stesso
risultato esatto della vittoria di 53 anni fa, pagherebbe 33
volte la posta. Si preannuncia una partita molto delicata e non
è escluso che l’arbitro
possa ricorrere al VAR: ipotesi in quota a 4,00.
    Se si esclude la cinquina interna con la Lituania, i Campioni
d’Europa stanno segnando con il contagocce. Stasera servirà una
scintilla da parte degli uomini di maggior carisma. Domenico
Berardi, orfano di Immobile e con un Belotti non al meglio
fisicamente, vuole replicare il gol della gara di andata contro
l’Irlanda del Nord tanto che la sua rete si gioca a 2,50. Sogna
invece la prima rete con la Nazionale maggiore, Gianluca
Scamacca, compagno di squadra di Berardi nel Sassuolo.
    L’attaccante romano, che con l’Under 21 ha realizzato 9 reti in
15 presenze, potrebbe scardinare la difesa di Baraclough grazie
al fisico e al colpo di testa, una delle specialità della casa:
l’incornata vincente di Scamacca è offerta a 7,50. Bonucci e
compagni, invece, dovranno prestare attenzione a Joshua
Magennis, punta dell’Hull City, che ha già timbrato 8 volte il
cartellino con la sua nazionale. La nona marcatura con l’Irlanda
del Nord pagherebbe 6 volte la posta. (ANSA).
   

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