giovedì, 13 Febbraio 2025
Driver e Cotillard tra amore e rock-opera-noir
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(ANSA) – ROMA, 15 NOV – Tutto si può dire di ANNETTE tranne
che non sia da una parte una vera e propria opera-rock alla Pete
Townshend e, dall’altra, un melo gotico surreale in cui quasi
ogni scena è piena di note e canto. E la musica è poi quella
giusta, un rock-pop che ti prende. Per quanto riguarda invece lo
sviluppo narrativo siamo in pieno in un film di Leos Carax (Holy
Motors), a volte più attento a sorprendere, ad evocare che a
raccontare. Il film, già in concorso alla 74/ma edizione del
Festival di Cannes e in sala dal 18 novembre con I Wonder
Pictures, ha come protagonisti Henry (Adam Driver), uno stand-up
comedian dotato di un senso dell’umorismo anche troppo amaro e
provocatorio (si fa chiamare ‘la scimmia di Dio), e Ann (Marion
Cotillard, Oscar per La vie en rose), cantante classica
dall’animo puro.
In questo musical estremo, con venature dark e fantasy da ‘Fantasma dell’opera’ specie nella seconda parte, che i due si
amino tra molta passione e qualche rottura è inevitabile. Ma
quello che peserà anche di più in questa coppia è lo star system
che inevitabilmente condivide, quel pubblico a cui Henry in
accappatoio verde si rivolge ogni sera provocatoriamente. Un
pubblico naturalmente volubile, superficiale, selfie dipendente,
social addicted, pronto a passare dall’essere un fan a un hater
in meno di un attimo. Così Henry ed Ann, che vivono a Los
Angeles, inizialmente sono una coppia davvero perfetta, piena di
passione (tante le scene di sesso tra cui un cunnilingus con Ann
incinta), ma quando il successo di lui cade un po’ in ombra e
quello di lei vola troppo in alto qualcosa tra loro si rompe.
Tutto precipita, ancora di più con la nascita della loro figlia
Annette, una bimba-Pinocchio piena di mistero e con un dono
unico ed eccezionale: sa cantare come un angelo e il pubblico la
adora. (ANSA).