venerdì, 25 Aprile 2025
Il18% degli ipertesi prende farmaci che alzano la pressione

(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Quasi il 20% delle persone ipertese
assume altri medicinali, oltre a quelli per la pressione, che
hanno come effetto collaterale proprio quello di innalzare i
livelli pressori. È quanto emerge da uno studio condotto da
ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston
pubblicato su JAMA Internal Medicine.
La ricerca è stata realizzata su un campione di 27.599
persone rappresentativo della popolazione americana, la metà
delle quali con ipertensione. Nel complesso, il 14,9% del
campione assumeva farmaci che potevano far salire la pressione,
ma questa percentuale raggiungeva il 18,5% negli ipertesi. I
farmaci con un effetto deleterio sulla pressione impiegati più
di frequente erano gli antidepressivi (8,7%) seguiti dagli
antinfiammatori non steroidei, o FANS, (6,5%), dai
corticosteroidi (1,9%) e dagli estrogeni (1,7%).
L’uso di almeno due di questi farmaci aumentava del 49% le
probabilità di non ottenere un controllo della pressione per chi
ancora non era in terapia. In chi era già in cura, invece, è
stato osservato un maggior uso di farmaci anti-ipertensivi per
far rientrare la pressione nei livelli ottimali. Una parte dei
pazienti, poi, nonostante l’aumento dei farmaci ipertensivi non
riusciva a tenere sotto controllo la pressione.
“Molti farmaci noti per aumentare la pressione arteriosa
hanno alternative terapeutiche senza questo effetto avverso”,
scrivono i ricercatori. “I medici che si prendono cura dei
pazienti con ipertensione dovrebbero eseguire regolarmente uno
screening per i farmaci che possono causare un aumento della
pressione e considerare la soppressione della prescrizione, la
loro sostituzione con alternative terapeutiche più sicure e la
riduzione al minimo della dose e della durata dell’uso quando le
alternative non sono disponibili”. (ANSA).