domenica, 23 Febbraio 2025
Ambra Angiolini, cresciuta nei crepacci della vita
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(ANSA) – TORINO, 02 DIC – “Io come Luce sono cresciuta nei
crepacci della vita dove, alla fine, è tutta questione di
sliding doors”. Così oggi Ambra Angiolini parla di se stessa come del suo personaggio ne LA NOTTE PIÙ LUNGA DELL’ANNO, il bel
film, dall’anima sperimentale, rarefatta, di Simone Aleandri
fuori concorso al Torino Film Festival e in sala dal 13 gennaio
con Vision. Stiamo parlando della notte più lunga dell’anno,
quella tra il 21 e il 22 di dicembre (solstizio d’inverno), una
notte magica con il sole che tramonta intorno alle 16.30 e sorge
all’indomani alle 7.30. All’interno di questa lunga notte,
quattro storie senza troppa speranza si intrecciano e si
sfiorano in una piccola città di provincia (Potenza) dove le
luci natalizie sembrano essere dappertutto. C’è un politico
(Massimo Popolizio) che ad un passo dalle elezioni, che
dovrebbero confermarlo, scopre che sta per essere arrestato.
Nella seconda storia invece una cubista non più giovane (Ambra
Angiolini), che vive con un padre impossibile e malato
(Alessandro Haber), ha deciso di cambiare vita, è stufa del suo
lavoro. C’è poi un ragazzo (Luigi Fedele) coinvolto in una
relazione con una donna molto più grande, la sua ex
professoressa e tre ventenni molto annoiato e senza ambizioni in
cerca di emozioni forti a bordo di un carro funebre di ultima
generazione di proprietà del padre di uno di loro. Non ultimo
c’è lo sguardo pacioso di Sergio un anziano benzinaio che
staziona nella stazione di rifornimento aperta tutta notte e che
ha come solo amico il suo cane. Cosa succede in queste quindici
ore di buio ininterrotto, non molto come avvenimenti, ma molto
nelle vite sospese di queste persone senza troppa speranza. Nel
cast anche: Mimmo Mignemi, Francesco Di Napoli, Michele Eburne,
Nicolò Galasso, Anna Ammirati, Antonio Petrocelli e Massimo De
Francovich.
“Quando ho letto la sceneggiatura – dice ancora Ambra all’ANSA
che prova a lasciarsi alle spalle la fine della relazione con
Massimiliano Allegri – ho capito che quello che era successo a
Luce sarebbe potuto succedere a me, perché in qualche modo una
donna molto moderna che cerca naufragi”. (ANSA).