sabato, 23 Novembre 2024
La bambina che non voleva cantare: la storia di Nada diventa un film tv
Campagna toscana, primi anni ’60. La piccola Nada vive con il papà Gino e mamma Viviana, spesso preda di forti depressioni che la tengono lontana dalla figlia e dal mondo: quando viene scoperto il talento di Nada per il canto, il cuore fragile della bambina si convince che solo la sua voce prodigiosa ha il potere di far guarire la mamma. Inizia così La bambina che non voleva cantare, il film tv di Rai1 che racconta il percorso umano e artistico di Nada Malanima, una ragazza della provincia toscana che, grazie ad una voce dal timbro unico, non ancora sedicenne s’impone nel panorama musicale italiano e diventa una vera icona della canzone. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul tv movie con Tecla Insolia, Carolina Crescentini e Paolo Calabresi, in onda mercoledì 10 marzo.
La bambina che non voleva cantare, la storia di Nada diventa un film tv
È liberamente ispirato a Il mio cuore umano, scritto dalla stessa Nada Malanima, La bambina che non voleva cantare, il film tv di Rai1 diretto da Costanza Quatriglio. Il libro diventa dunque un progetto televisivo molto atteso, che racconta non solo gli esordi della clamorosa carriera di Nada – interpretata dall’esordiente Tecla Insolia, lanciata da Antonella Clerici a Sanremo Young – ma anche i sentimenti, le ferite e il coraggio che hanno spinto «la bambina che non voleva cantare» a diventare un personaggio di riferimento della musica italiana. Tra la gioia di veder la madre finalmente felice e la paura che la malattia si possa riaffacciare all’orizzonte, Nada cresce infatti accettando ciò che Viviana desidera per lei, fino a quando quel grande talento sopravvivrà persino alle sue stesse paure: tutti scopriranno infatti molto presto che la sua voce unica che la consacra come un fenomeno artistico e musicale destinato a lasciare il segno nella discografia. Dentro ci sono i passaggi chiave dei suoi esordi, anche la sua prima volta sul palco dell’Ariston, nel 1969, quando la sua Ma che freddo fa non vince ma diventa il tormentone dell’anno, e poi ancora il 1971, quando ci riprova e trionfa a Sanremo con Il cuore è uno zingaro.
“Il racconto di questo personaggio è travagliato, ma anche leggero. Nada canta per curare la madre che ama molto e… https://t.co/tBCr1lWPBW— Ufficio Stampa Rai (@Ufficio Stampa Rai)1614254939.0
Così il libro è diventato un progetto per Rai1
«Mi sono innamorata subito di questa bambina dalla voce prodigiosa con il cuore ferito per l’instabilità emotiva della madre, così ho pensato a un film che unisse la favola con la musica, personaggi lievi e vitali insieme con i lati più oscuri dell’animo umano», spiega Costanza Quatriglio, svelando la genesi del tv movie di Rai1, che per altro si infila nelle tendenza del momento, ovvero raccontare personaggi contemporanei, come ad esempio Francesco Totti e Roberto Baggio (protagonisti di due serie in arrivo rispettivamente su Sky e su Netflix). Ne La bambina che non voleva cantare c’è poi dentro tutta la storia meno conosciuta di Nada: la potenza del talento, le paure più segrete dell’infanzia, il timore dell’abbandono e di non essere amati abbastanza. «Il racconto dell’infanzia ha il sapore del ricordo, nell’adolescenza, man mano che la storia procede, sentiamo avvicinarsi la contemporaneità con stupore ed emozione per un mondo che è tutto da scoprire», aggiunge la regista.
Daria Pascal Attolini, Paolo Calabresi, Tecla Insolia e Carolina Crescentini Ufficio Stampa Rai
Il cast di La bambina che non voleva cantare
Attraverso i testi che parlano di sentimenti, il film è anche un viaggio nella canzone italiana di quegli anni. Mina, Vanoni, Paoli, Claudio Villa, la musica evoca pezzi di storia, ci dice chi siamo e da dove veniamo, ci fa immergere nella nostra tradizione e nel nostro immaginario. Oltre a Tecla Insolia, nel cast del film prodotto da Picomedia con Rai Fiction, ci sono anche Carolina Crescentini (nei panni di Viviana, la mamma di Nada), Sergio Albelli (il papà della cantante, un uomo mite e silenzio) e ancora Massimo Poggio, Nunzia Schiano (Nonna Mora) e Paola Minaccioni (lei è suor Margherita, la prima ad intuire il talento di Nada). Un ruolo importante ce l’ha poi Paolo Calabresi, che interpreta il maestro di canto Leonildo: è lui ad accogliere la piccola Nada alle lezioni di canto dannandosi per i dispetti di quella bambina dalla voce prodigiosa che non vuol cantare, è lui che le insegna le canzoni d’amore e con il passare degli anni, instaura con la sua allieva un dialogo struggente sul significato dell’amore romantico.