domenica, 24 Novembre 2024
Dobbiamo avere cura dell’acqua
«L’Italia è un paese anomalo in Europa. Siamo il principale consumatore di acqua in bottiglia ed acqua di rete potabile. Ogni anno produciamo 15 mld di bottiglie d’acqua e ogni anno ne consumiamo 220 lt a testa». Giorgio Temporelli, fisico ed esperto di igiene e normativa delle acque, prova ad aprirci gli occhi sul mare di plastica che ogni anno procediamo in Italia per il solo consumo dell’acqua minerale. Lo fa in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo, uno dei beni primari dell’uomo per non dire della vita in generale sulla quale sembra essere ancora lontana una presa di coscienza comune.Malgrado la forza di numerose campagne di comunicazione sullo spreco inutile di acqua potabile gli italiani sono si sensibilizzati ma faticano a cambiare le care, pericolose e vecchie abitudini. Lo dimostra uno studio appositamente condotto da Toluna per Culligan International in 11 paesi dove purtroppo si evince che il 76% degli italiani è pronto a ridurre l’utilizzo della plastica ma, di fatto, il 50% continua ad usarlo.
«C’è anche un discoro economico – spiega Temporelli – in altri paesi come Germania e Regno Unito l’acqua potabile costa molto di più e questo influisce direttamente su uso e risparmio) Da noi invece il costo è irrisorio e così alla fine non si fa troppo caso. Eppure ogni giorno ognuno di noi in media utilizza 245 lt di acqua potabile per idratarsi ma soprattutto per l’utilizzo domestico».
Forse gli italiani hanno paura della qualità dell’acqua del rubinetto…
«Nulla di più sbagliato – continua il prof. temporali – L’acqua italiana risponde a tutti i criteri sanitari previsti. Magari, a seconda della fonte di provenienza, in alcuni casi può avere un sapore non proprio ideale ma in quel caso si può installare un impianto di trattamento domestico, semplice ed economico, che migliora le proprietà organolettiche regalandoci un acqua buonissima, di qualità e che costa un centesimo rispetto a quella in bottiglia»
Cosa abbiamo imparato in questi nani e trasformato in pratica?
«Sono due le cose da segnalare. La prima è legata all’uso delle borracce, diventato un paio di anni fa una vera e propria moda. Ecco, questa è una cosa utilissima e davvero green. Poi non va dimenticato anche la crescita esponenziale del numero di case dell’acqua, quelle postazioni che si trovano ormai in moltissimi comuni dove i cittadini possono riempire le loro bottiglie (di vetro)»
Tre consigli, tre comportamenti da imparare a tenere tutti i giorni
– preferire l’acqua del rubinetto da bere è anche più economica e più sicura
– adottare gesti anche semplici di risparmio: doppio tasto in bagno, elettrodomestici solo a pieno carico, chiudere i rubinetti quando non serve.
– quando si va fuori casa continuare ad utilizzare l’acqua del rubinetto con la nostra borraccia, pulita ogni giorno»