J.K. Rowling critica la riforma per i diritti transgender in Scozia

J.K. Rowling critica la riforma per i diritti transgender in Scozia

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La scorsa settimana è stato presentato al parlamento scozzese il Gender Recognition Reform Bill, una proposta di legge sostenuta dal primo ministro scozzese Nicola Sturgeon.

J.K. Rowling, nota per le sue numerose dichiarazioni anti-trans, ha riacceso le polemiche in merito alla sua posizione sui diritti dei transgender, opponendosi alla riforma di legge.

La proposta

Si tratta di una riforma pianificata delle leggi di genere che renderanno più facile cambiare legalmente il genere, e ottenere una certificazione di riconoscimento di genere, eliminando il requisito di una diagnosi medica sulla disforia di genere, e permettendo alle persone trans di auto-identificarsi sui documenti legali.

Secondo le nuove regole, per ottenere questa certificazione, le persone devono vivere nel loro genere acquisito per almeno tre mesi, a cui seguirà un ulteriore periodo di riflessione di tre mesi, prima della concessione del certificato.

Il limite di età per il riconoscimento del genere sarà ridotto da 18 a 16 anni.

Il progetto di legge richiede anche che le persone facciano una dichiarazione legalmente vincolante che intendono vivere permanentemente nel loro genere acquisito, la falsa dichiarazione è punibile con una pena detentiva fino a due anni.

Sturgeon vs Rowling

La Sturgeon apparsa ieri al programma radiofonico The World at One della BBC Radio 4. Quando è stata incalzata sul tweet della Rowling, la Prima Ministra – che ha notato di non aver visto il tweet della Rowling – ha detto:

“Lei è chiaramente libera di esprimere la sua opinione, come lo sono io, come lo sono tutti. Ma non è su questo che verte il dibattito. La legislazione è stata introdotta in parlamento la settimana scorsa e ora passerà attraverso un processo legislativo completo con tutto il normale scrutinio parlamentare.

Ma la Rowling non è l’unica ad aver espresso preoccupazioni sulla nuova legge che secondo loro eroderebbe i diritti delle donne basati sul sesso, così come l’accesso a spazi e servizi per sole donne.

La Sturgeon ha così risposto:

“Si tratta di un processo, un processo esistente, attraverso il quale le persone possono cambiare legalmente il loro genere, e si tratta di rendere quel processo meno traumatico e disumano per le persone trans, una delle minoranze più stigmatizzate nella nostra società.

Non dà alle persone trans più diritti, non dà alle persone trans un solo diritto aggiuntivo rispetto a quelli che hanno ora. Né toglie alle donne nessuno degli attuali diritti esistenti che hanno in base alla legge sull’uguaglianza”.

La donna secondo i Laburisti

Oggi Anneliese Jane Dodds, politica britannica laburista che serve come segretario di stato ombra, è stata interrogata sulla definizione di ‘donna’ mentre veniva chiesta la posizione del partito Laburista sul Gender Recognition Act.

La Dodds ha risposto:

“Beh, devo dire che ci sono diverse definizioni legali su cosa sia effettivamente una donna.

Voglio dire, se si guarda la definizione all’interno della legge sull’uguaglianza, credo che dica solo qualcuno che è adulto e di sesso femminile, ma non dice come si definisce una di queste cose.

Ovviamente poi c’è la definizione biologica, la definizione legale…”.

La sig.ra Barnett si è intromessa:

“Con tutto il rispetto, non ho chiesto questo. Qual è la definizione laburista?”

La Dodds ha continuato:

“Penso che con rispetto dipenda da quale sia il contesto. Sicuramente questo è importante qui.

Ci sono persone che hanno deciso di fare questa transizione, ho parlato con molte di loro ed è stato un processo molto difficile per molte di loro, e comprensibilmente perché vivono come donne e vogliono essere definite come donne.

Questo è quello che il Gender Recognition Act e un processo laburista hanno messo in atto”.

Ha aggiunto la Dodds:

“Quando si tratta del funzionamento delle esenzioni per un solo sesso, questo è giustamente specificato nell’Equality Act.

Quando si tratta di sport, per esempio, si dice che l’esenzione per un solo sesso, per esempio se è necessario per la sicurezza dei partecipanti allo sport o se è necessario per garantire competizioni eque, questo è scritto nella legge.

Penso che sia molto importante che guardiamo effettivamente quello che dice la legislazione.”

Ecco come ha reagito a queste parole la Rowling:

Fonti THR, Metro, Rowling, Daily Mail

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