domenica, 24 Novembre 2024
L’Ema non ferma AstraZeneca. Uso preferenziale in Italia per gli over 60
«Possibile nesso con le trombosi rare, ma i benefici superano i rischi». Così l’Ema (ente europeo del farmaco) si è espressa sull’affidabilità del vaccino di AstraZeneca, tornato al centro della cronaca dopo i casi di trombosi avvenuti in alcuni pazienti che avevano ricevuto la dose del vaccino anglo-svedese.
«I casi registrati di trombosi cerebrale – hanno fatto sapere i vertici dell’Ema in conferenza stampa – rientrano per numero limitato nella casistica degli effetti collaterali».
Nessuna restrizione, quindi, al momento per l’utilizzo del vaccino. Nessuna restrizione nemmeno per le donne in gravidanza o quelle che utilizzano la pillola contraccettiva e che in giornata si pensava potessero essere escluse dall’utilizzo. Stessa cosa per le donne al di sotto dei 50 anni, altra categoria sulle quali si erano aperti sospetti.
La parola ora passa alle singole nazioni, per noi al Ministero della Salute ed all’Aifa che dovrà stabilire eventuali restrizioni. Decisioni attese per le 21 anche se alcune indicazioni portano a dire che nel Consiglio Europeo si sta studiando una posizione unitaria secondo cui il vaccino anglo-svedese verrà messo a disposizione solo al di sopra dei 60 anni.
Ed è questa alla fine la linea scelta dal Governo. Il commissario straordinario Figliuolo ha confermato che in Italia ci sarà un uso preferenziale per gli over 60 del vaccino di AstraZeneca e che quindi da domani verrà somministrato anche alle persone di 79 anni. Confermato inoltre che le persone che hanno meno di 60 anni ed hanno già ricevuto la prima dose nelle settimane passate riceveranno regolarmente la seconda dose sempre dello stesso prodotto.
Tutto questo nel giorno in cui la Gran Bretagna, il paese che più di tutti gli altri si è affidata al vaccino anglo-svedese, ha disposto il divieto di somministrazione del prodotto per le donne under 30.
La discussione ha coinvolto anche alcuni dei virologi e scienziati da ormai più di un anno in prima linea contro il Covid. Il Prof. Crisanti ad esempio ha dichiarato che «prendere un aereo ha più probabilità di provocare una trombosi rispetto al vaccino di AstraZeneca».
Intanto come già accaduto in passato guarda caso nel momento in cui attorno al vaccino di AstraZeneca si alzano polemiche e preoccupazioni ecco che vengono annunciati ritardi nelle consegne, anche in Italia, con una immediata frenata del piano vaccinale.
L’azienda però ha fatto sapere che i ritardi nelle consegne di questa settimana verranno recuperati nelle due seguenti.