Ucraina: aumentano richieste di false donazioni sul web

(ANSA) – MILANO, 25 MAR – Check Point Research, divisione
dell’agenzia di sicurezza informatica Check Point Software
Technologies, ha emesso una nota in cui sottolinea l’incremento
delle truffe online che hanno come oggetto la richiesta di
donazioni per l’Ucraina. Un trend che è diretta conseguenza
dell’ascesa, già dallo scoppio della guerra, nell’utilizzo delle
criptovalute a sostegno della resistenza di Kiev e dei
rifugiati. Proprio i ricercatori sottolineano infatti che le
campagne di truffe in rete si fondano tutte sulla richiesta di
supporto economico da inviare tramite bitcoin e simili, così da
rendere molto difficile il tracciamento delle somme e i
destinatari che ne dovrebbero beneficiare. Nel report, CPR fa
alcuni esempi di messaggi a fini fraudolenti scovati sul web,
come quello di una donna chiamata “Marina”, che richiede
donazioni tramite una foto personale. CPR ha indagato e ha
scoperto che l’immagine è stata presa da un giornale tedesco.
    Ciò che rende difficile riconoscere un vero annuncio da uno
falso è che spesso i criminali mischiano siti illegittimi con
quelli reali, come nel caso di “Defend Ukraine”, il cui dominio
è stato registrato il 16 febbraio, una settimana prima che
scoppiasse il conflitto. Oded Vanunu, Head of Product
Vulnerabilities Research, in Check Point Software ha dichiarato: “CPR ha sempre tenuto sott’occhio il darkweb. Mentre l’anno
scorso trovavamo annunci che pubblicizzavano servizi ingannevoli
per il Coronavirus, oggi vediamo apparire richieste fasulle di
donazioni, via via che il conflitto tra Russia e Ucraina si
intensifica. Questi annunci utilizzano finti nomi e storie
personali inventate per convincere le persone a donare”. Il
consiglio degli esperti è quello di fare affidamento a portali
riconosciuti per l’invio di offerte, come quelli di enti
pubblici e organizzazioni globali. (ANSA).
   

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