domenica, 24 Novembre 2024
“Noi guariti grazie all’idrossiclorochina»
Idrossiclorochina Si; idrossiclorochina No. Da un anno la medicina è divisa sull’uso di questo farmaco contro il Covid che però molti medici di base e non solo hanno consigliato ai loro pazienti. E così, ecco le storie di diverse persone (tra alcune migliaia) andate oltre al concetto di «vigile attesa» a colpi di Tachipirina contro la febbre e senza una medicina territoriale organizzata che oggi racocntano come grazie a questo farmaco tanto discusso hanno sconfitto il virus
Antonio, Calabria
“Mi trovavo a Milano quando ho iniziato a non stare bene. Così sono tornato a casa in Calabria e sono risultato positivo al tampone. Ho chiamato la dottoressa Vitagliano del gruppo Terapie Domiciliari Covid-19 che mi ha fatto iniziare la cura con l’idrossiclorochina. Ho avuto solo un po’ di dolori alle ossa e il mal di testa. A distanza di qualche giorno la saturazione si è abbassata così ho preso una bombola di ossigeno. Dopo 12 giorni ero negativo.”
Rosa, Napoli
“Io sono nel comitato delle terapie domiciliari da quando é stato creato. Mio cognato aveva il Covid con pochi sintomi ed ha iniziato con l’antibiotico e l’idrossiclorochina. Dopo di lui si è contagiato mio marito e mia cognata che soffre di bipolarismo e prende anche altri farmaci ed ha fatto comunque la terapia. Anche mia suocera che ha quasi 70 anni ,dopo qualche giorno è risultata positiva. Il supporto del gruppo della dottoressa Vitagliano è stata fondamentale non solo per la terapia che ha funzionato benissimo con nessun ospedalizzato ma anche dal punto di vista psicologico è stato un porto sicuro. Grazie a loro non ho paura del Covid.”
Una famiglia di 11 persone di Napoli
“Ci siamo ammalati tutti nello stesso periodo. Io ho mia madre con me, mia sorella ed un figlio autistico ed abbiamo avuto i primi sintomi ad ottobre. Mio figlio di 23 anni non parla quindi non sapeva dire cosa si sentisse. Ad avere sintomi anche mia suocera con la febbre, il fidanzato di mia figlia con la febbre e mio marito con il mal di schiena. Era particolare che stavano male tutti insieme così ho chiamato la dottoressa Vitagliano del gruppo che prima del tampone ci ha fatto iniziare la cura con l’idrossiclorochina. Dopo due giorni i tamponi erano tutti positivi. Ogni giorno ci chiamava per sentire il valore della saturazione e la temperatura. Poi la settimana dopo si sono ammalati anche i miei nipoti e alla fine chi dopo 15 giorni chi dopo 20, siamo risultati tutti negativi. Mio figlio invece dopo 52 giorni.”
Farmacista di Napoli
“La mia è una doppia esperienza. Ho avuto il Covid insieme a mia moglie e sono anche un farmacista. Eravamo positivi da ottobre e abbiamo assunto tutto quello che il protocollo della terapia domiciliare del gruppo fb prevedeva. Così abbiamo preso l’idrossiclorochina, l’antibiotico e l’antinfiammatorio. Mia moglie anche Il cortisone perché aveva una sintomatologia più importante. È andata bene e dopo 25 giorni ci siamo negativizzati. Io spingo le persone ad usare questa terapia dei medici del gruppo. Purtroppo è mancata attenzione da parte dei medici di base che avrebbe potuto far risparmiare migliaia di vite umane.”
Marina, Roma
“Il mio ex marito l’anno scorso a marzo all’inizio di tutto, ha avuto il Covid ed è stato traumatizzante. Pensava fosse influenza perché era proprio all’inizio. Il medico di base è andato a casa senza sapere che fosse Covid prescrivendo l’antibiotico. La febbre andava e veniva. Abbiamo chiamato più volte al numero verde per il Covid ma non rispondeva nessuno. Così abbiamo fatto il tampone allo Spallazani ed è risultato positivo. Solo dopo si è interessata la Asl che voleva solo ricoverarlo. Dopo un mese abbiamo contattato la Dottoressa Francesca Perri che ci ha prescritto l’idrossiclorochina e dopo due giorni la febbre é passata.”
La dott. Tiziana Vitagliano co-fondatrice con Erik Grimaldi del gruppo Terapie Domiciliari Covid-19
“La medicina territoriale non è stata all’altezza. I protagonisti della Pandemia dovevano essere i medici di base anche perché avrebbe dovuto conoscere le comorbilità dei loro 1500 assistiti che seguono da anni e non solo da quando è iniziata la pandemia. Il governatore della Campania avrebbe dovuto spingere per le terapie domiciliari. Io ho curato 250 pazienti con antinfiammatori, antibiotici e idrossiclorochina per la maggior parte. È assurdo che un paziente deve occupare un posto in ospedale quando può essere curato a casa.”
Francesca Perri medico, fuori dall’orario del suo lavoro ha trattato a domicilio oltre 200 pazienti
“Ho trattato centinaia di pazienti a casa per evitare che si aggravassero e avessero bisogno di ricovero ospedaliero. Ad alcuni di loro ho prescritto l’idrossiclorochina che ha avuto esito positivo anche sui pazienti oncologici. È importante somministrare le terapie farmacologiche ai primi sintomi per evitare forme severe del Covid. La Tachipirina si è dimostrata non sufficiente. Ho trovato molti pazienti dopo averla presa desaturati e che hanno avuto bisogno di essere ricoverati. Faccio parte del gruppo Fb Terapie Domiciliari Covid-19 di Erik Grimaldi che conta oltre 300mila utenti. È stato proprio lui ha fare ricorso al consiglio di stato per far riammettere l’idrossiclorochina tra i farmaci per la cura del Covid, tolta dopo un articolo sulla rivista scientifica Lancet che non ne riconosceva gli effetti. Ma il campione dei pazienti presi in considerazione erano persone affette già da una forma grave di Covid e non agli esordi.
Le Uscar subentrate solo dopo, sono insufficienti per le visite a domicilio e quando trovano un paziente con la febbre altra chiamano noi del 118. Adesso poi vengono anche utilizzate anche per le vaccinazioni. Noi diamo una terapia domiciliare, trattiamo i pazienti con “scienza e coscienza” senza protocolli calati dall’alto. Siamo 600 medici sparsi in tutta Italia e ognuno segue circa sui 200 pazienti. Prescriviamo antibiotici, antinfiammatori (idrossiclorochina), antiaggreganti e anticoagulanti.”