martedì, 26 Novembre 2024
Meta, con AI migliora rappresentazione genere su Wikipedia
(ANSA) – ROMA, 30 MAR – L’Intelligenza Artificiale di Meta al
servizio dell’inclusione culturale. Grazie ad un progetto
scientifico presto la tecnologia contribuirà all’aumento del
numero delle biografie delle donne e delle minoranze presenti su
Wikipedia, tra i 10 siti web più visitati al mondo. Al momento
solo il 20% di queste sono dedicate a donne e la percentuale
diminuisce se si tratta di donne appartenenti a “gruppi
intersezionali”, ad esempio scienziate oppure donne africane o
asiatiche.
Angela Fan, ricercatrice di Meta – Artificial Intelligence –
insieme a Claire Gardent, relatrice dell’Université de Lorraine,
in Francia – ha progettato un metodo scientifico “aperto e
riproducibile” che contribuirà ad aumentare la rappresentazione
culturale delle donne e delle minoranze sul web. Come spiega una
nota della società madre di Facebook, WhatsApp e Instagram, ha
creato un modello che “cerca nei siti web informazioni rilevanti
sui personaggi e scrive una bozza in stile Wikipedia, completa
di citazioni. A breve sarà inoltre disponibile un nuovo set di
dati creato per valutare le prestazioni del modello su 1527
biografie di donne appartenenti a gruppi emarginati. Le voci
generate dall’intelligenza artificiale potranno costituire un
punto di partenza per le persone che scrivono contenuti per
Wikipedia e per i fact-checker, contribuendo così ad aumentare
la pubblicazione di biografie dedicate ai gruppi
sottorappresentati”. Il prossimo passo, spiega Meta, è “individuare altre persone sottorappresentate in Wikipedia come
le persone transgender o non binarie, per le quali si registrano
forme di pregiudizio che investono anche le fonti di
informazioni online. Il modello Meta rappresenta un importante
passo avanti per sostenere e completare altre iniziative
esistenti il cui scopo è migliorare la rappresentazione di
genere su Wikipedia. Un lavoro lungo e ambizioso per Angela Fan,
ma anche un traguardo culturale importante per Meta, nel segno
dell’inclusività”. (ANSA).