Morto a 88 anni Fujiko Fujio A, il co-creatore di Doraemon

Morto a 88 anni Fujiko Fujio A, il co-creatore di Doraemon

Il fumettista giapponese Motoo Abiko, il co-creatore di Doraemon noto con lo pseudonimo Fujiko Fujio A, è morto questa mattina nella sua casa a Kawasaki, Tokyo. Aveva 88 anni.

L’artista è morto ventisei anni dopo la morte del suo iconico partner, Hiroshi Fujimoto, deceduto nel 1996.

TBS riporta che la polizia, intorno alle 8:40, ha ricevuto una chiamata in merito allo svenimento di un uomo nella residenza di Fujiko a Tama-ku, uno degli otto reparti della città di Kawasaki nella prefettura di Kanagawa. Gli agenti di polizia si sono precipitati sul posto e hanno confermato la sua morte una volta giunti sul posto.

La polizia sta indagando sulle circostanze della sua morte, gli investigatori non hanno riscontrato ferite sospette sul suo corpo.

Abiko era noto per condurre uno stile di vita sano e per non ammalarsi mai. Nella primavera del 2013 gli fu diagnosticato un cancro al colon ascendente, Abiko lo definì la “prima malattia della sua vita”. Fu ricoverato al Tokyo Medical University Hospital dove venne operato.

Raccontava di aver sognato nel suo villaggio natale che Fujiko F. Fujio, Fujio Akatsuka, Shotaro Ishinomori, Osamu Tezuka e altri gli dicevano “vieni qui”.

Circa un anno dopo, ha nuovamente avvertito un forte dolore all’addome ed è stato esaminato e ricoverato in ospedale con una diagnosi di ostruzione intestinale; all’inizio del marzo del 2015 è svenuto mentre giocava a golf ed è stato portato d’urgenza all’ospedale della Tokyo Medical University.

Dopo i test, gli è stata diagnosticata un’insufficienza cardiaca ed è stato ricoverato in ospedale. È stato trattato con flebo e farmaci per circa tre settimane.

Abiko ha continuato a giocare a golf dopo il suo ricovero.

Motoo Abiko

Nacque il 10 marzo 1934 a Himi, nella Prefettura di Toyama in Giappone. Si trasferì nella città di Takaoka dopo la morte del padre nel 1944, dove incontrò Hiroshi Fujimoto alla Takaoka Municipal Sadatsuka National School. Aspirava a diventare un fumettista fin dai tempi della scuola primaria, e con Fujimoto condivideva la passione per il disegno e Osamu Tezuka.

Durante il liceo iniziarono a presentare le loro opere ai periodici locali come Manga Shōnen, aprirono un conto di risparmio congiunto tramite le Poste giapponesi, dividendo equamente tutte le entrate e le uscite. Una pratica che continuò per tutta la durata della loro collaborazione.

Il loro debutto avvenne nel 1951 con Tenshi no Tama-chan pubblicato dal Mainichi Shogakusei Shimbun. Quello stesso anno incontrarono Tezuka a Takarazuka, a Hyōgo e gli mostrarono le illustrazioni per il loro lavoro intitolato Ben Hur. Dopo questo incontro decisero di adottare inizialmente il nome Tezuka Fujio, in seguito lo cambiarono in Azhizuka Fujio. Il loro primo serial con il loro nuovo pseudonimo fu terminato in pochi episodi, seguito dal successo con la serie di fantascienza post-apocalittica Utopia: The Last World War.

Nel 1954 Fujimoto lo invitò a lasciare il suo lavoro fisso presso la Toyama Newspaper Company per trasferirsi a Tokyo per intraprendere la carriera di fumettisti professionisti. Abiko aveva discusso l’offerta di Fujimoto con sua madre che inaspettatamente gli disse “fai come ti pare”, e dopo molte riflessioni, scelse di seguire la strada dei suoi sogni. Quando disse a suo zio, che allora era presidente della compagnia, della sua decisione di andarsene, si infuriò.

Tezuka offrì alla coppia la sua vecchia stanza nel complesso di appartamenti Tokiwa-so.

Dal 1954 al 1987 cambiarono il loro pseudonimo in Fujiko Fujio, quando pubblicavano in solitario usavano invece i seguenti pseudonimi: Abiko Fujiko Fujio Ⓐ (all’estero Fujiko A. Fujio), mentre Fujimoto Fujiko F. Fujio.

In questo periodo formarono il gruppo collaborativo New Manga Party con Hiroo Terada e diversi altri fumettisti dell’epoca. Fujimoto e Abiko arrivarono a realizzare fino a sei serie al mese in questo periodo, inoltre Abiko stava lavorando come assistente di Tezuka. Ad esempio disegnò una bufera di neve nell’ultima pagina di Kimba – Il leone bianco.

Dopo essere stati sopraffatti dal carico di lavoro, la coppia andò a Toyama per il Capodanno del 1955 e non rispettò tutte le scadenze di tutte le 8 serie a cui stavano lavorando. La perdita di credibilità con gli editori danneggiò la coppia per oltre un anno, durante il quale i due si concentrarono su progetti solisti e girando film indipendenti.

Fin da piccolo Abiko è stato prima un appassionato di cinema e poi di fumetti. Una volta girò un western in 8 mm con Fujiko F. Fujio, Shinichi Suzuki e Jiro Tsunoda. Il film non fu completato a causa dei limiti di tempo delle riprese, ma in seguito risolse il problema in Chako-chan Ken-chan, dove lui e Fujiko F. Fujio interpretarono dei pistoleri.

Nel 1959 lasciarono Tokiwa-sō e alla fine si trasferirono a Kawasaki nella prefettura di Kanagawa.

Opere

La prima serializzazione importante della coppia fu Umi no Ouji, pubblicata nel 1959 nell’allora nuova rivista Weekly Shonen Sunday. Segnò l’inizio della lunga relazione tra Fujiko Fujio e la casa editrice Shogakukan dove la coppia pubblicò la maggior parte delle loro opere.

Negli anni ’60 Fujimoto e Abiko fondarono Fujiko Studio Co., Ltd., una società di produzione di manga congiunta. Nel 1963 fondarono lo Studio Zero con il produttore di anime Shin’ichi Suzuki, il creatore di Cyborg 007 e Kamen Rider Shotaro Ishinomori, il mangaka Jiro Tsunoda e Kiyoichi Tsunoda. Più tardi si unì il creatore di Osomatsu-kun Fujio Akatsuka.

Lo studio, che arrivò a impiegare 80 persone nel suo picco, ha prodotto diversi film d’animazione tra cui Astro Boy. Hanno prodotto manga di successo come Obake no Q-Tarō che fu poi adattato in una serie animata. Nel periodo d’oro hanno prodotto il primo adattamento di Osomatsu-kun, sia il live-action che alcune parti animate di Nino, il mio amico ninja; e hanno lavorato alle serie animate di Doraemon e Moomin.

Nel 1969 hanno iniziato la pubblicazione di Doraemon in sei differenti riviste per ragazzi della Shogakukan, il pubblico di riferimento erano i bambini dall’asilo fino alla quarta elementare. Dal 1977 la serie fu pubblicata esclusivamente sulla rivista CoroCoro Comic. I primi tentativi per la serie animata non ebbero grande successo fino al suo debutto nel 1979 su TV Asahi dove continuò ad andare in onda fino al 2005. Doraemon ha festeggiato il 50° anniversario con una statua di bronzo eretta l’anno scorso a Shibuya, Tokyo.

La serie è ancora oggi uno dei fumetti più venduti al mondo, davanti a Ken il guerriero e dietro L’Attacco dei Giganti.

Oggigiorno Doraemon è ora conosciuto come l’opera di Fujiko F. Fujio, la coppia aveva lavorato insieme sulla serie nei primi giorni con Fujimoto nel ruolo principale. Alla fine degli anni ’60 Abiko iniziò a realizzare manga per un pubblico più maturo, ricordiamo Teresa Tang e Kuroi Salesman mentre Fujimoto si concentrò su titoli per bambini, con un particolare interesse per la fantascienza.

In quaranta anni la coppia ha lavorato a numerose serie di successo come Nino, il mio amico ninja; Carletto, il principe dei mostri; Pro Golfer Saru; e Superkid eroe bambino.

La carriera solista

Tra le sue opere più famose in solitario ricordiamo Laughing Salesman, iniziato con la storia breve Kuroi Salesman sulla rivista Big Comic di Shogakukan. L’editore trovò l’opera troppo spaventosa e finì per pubblicarla sulla rivista Manga Sunday di Jitsugyo no Nihon Sha dal 1969 al 1971, con lo stesso titolo della storia breve.

Dopo l’uscita del primo adattamento animato, la serie fu pubblicata dal 1990 al 1995 sulla rivista Chūōkōron di Chuokoron-Shinsha, questa volta con il titolo di The Laughing Salesman e successivamente in Manga Sunday dal 1996 al 2000 come The Salesman Returns. Il quarto sequel, The Dancing Salesman è stato pubblicato sulla rivista Comic Densetsu di Jitsugyo no Nihon Sha dal 2001 al 2002 e su Manga Sunday dal 2003 al 2004.

Dagli anni ottanta cominciò a scrivere molte opere con un forte senso dell’umorismo nero per riviste seinen.

La coppia Fujiko Fujio si separò nel 1987. Un anno prima a Fujimoto era stato diagnosticato un cancro al fegato e una malattia cardiaca. Motoo Abiko ha continuato a lavorare con lo pseudonimo Fujiko Fujio A presso lo studio Fujiko Studio K.K. mentre Fujimoto al Fujiko F. Fujio Pro K.K.

Entrambi hanno continuato ad ammirarsi a vicenda, nel 2005 Abiko ha dichiarato ad una festa per il manga autobiografico Il diario della mia scomparsa (edito da J-POP) di Hideo Azuma che:

“Anche se ho ricevuto molti premi manga con il nome Fujiko Fujio, in realtà erano tutti lavori di Fujimoto. Non ne ho ricevuto nessuno personalmente”.

Dopo lo scioglimento Abiko ha prodotto il film Childhood Days, diretto da Masahiro Shinoda, vincitore dell’Oscar per il miglior film alla 14° edizione della Japan Academy. La pellicola si portò a casa sette degli undici premi a cui era stato candidato. Nel 1990 fu premiato, per questo film, con il Premio Fujimoto e Premio Speciale Fondazione Culturale Yamaji Fumiko.

Della sua lunga bibliografia/filmografia ricordiamo il manga Ultra B adattata in una serie animata da 120 episodi andata in onda dal 1987 al 1989; l’anime Parasol Henbee di 200 episodi, tradotto in cinese, ebraico, spagnolo, arabo, e adattato dallo stesso Abiko in un manga.

Nei suoi ultimi anni ha scritto principalmente saggi.

Dopo la morte di Fujimoto nel 1996, Abiko ha dichiarato che gli artisti che più ammirava erano Osamu Tezuka e il suo partner, in particolare di quest’ultimo disse:

“Fujimoto-kun è un genio… non credo che sarei diventato un artista di manga senza di lui”.

Nel 2008, Abiko è stato nominato cittadino onorario della sua città natale, Himi, per il suo contributo alla rivitalizzazione della città. Nello stesso anno ha ricevuto l’Ordine del Sol Levante, raggi d’oro con coccarda mentre nel 2014 il 18° Premio Speciale Osamu Tezuka Cultural Prize (Manga Road, Ai… Shirisome Shikoro…).

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