domenica, 24 Novembre 2024
Pnrr, Def, Cantieri, la sfida di Draghi
Un investimento sul futuro. Questa la scommessa di Draghi, nel disegnare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi e il Documento di economia e finanza (Def). Strumenti che insieme dovranno traghettare l’Italia verso la crescita e il rientro dal deficit (attualmente al 12%). “Da questo (deficit) si rientrerà con un percorso che solo nel 2025 vedrà il 3%. È una scommessa sulla crescita. E se questa avverrà non dovremmo pensare ad una manovra correttiva negli anni futuri” ha detto Draghi durante la conferenza stampa di oggi presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio.
Nei prossimi mesi ci sarà un rimbalzo dell’economia che poi dovrebbe assestarsi, continuando a crescere. Quanto sarà forte la spinta iniziale – continua Draghi- non è sicuro. Quello su cui si può però avere il controllo è il periodo successivo, dove si l’Italia dovrà continuare a cresce in modo sostenibile. E questo sarà possibile se gli investimenti finanziati saranno ben attuati.
Per centrare l’obiettivo Draghi ha dunque precisato come le norme che disciplineranno i vari strumenti dovranno essere semplificate. Un’arma su cui si punta molto per la crescita economica dell’Italia è il Pnrr. Questo cuba 192 miliardi di cui 69 a fondo perduto e 122 di prestiti a tassi agevolati. Il governo italiano ne ha però aggiunti altri 30 che serviranno a finanziare tutti quei progetti che stando alle linee guida dell’Ue non sarebbero rientrati nel Pnrr, ma che risultano essere meritevoli. Draghi ci ha tenuto ha precisare che chi attingerà a quest’ultima fonte di denaro non sarà discriminato e che i tempi dovranno essere gli stessi previsti per i progetti che rientrano nelle linee guida dell’Ue e del Pnrr.
Altro tema affrontato dal Premier è quello dei cantieri. “Il ministro Giovannini ed io abbiamo nominato 57 commissari per altrettante opere”. Tra queste ci sono: 14 che riguardano le infrastrutture stradali, 16 quelle ferroviarie, 11 le idriche, 3 le portuali e 12 i presìdi di pubblica scurezza. “Opere che erano già state finanziate e deliberate prima e aspettavano di essere attuate”, sottolinea Draghi in conferenza. “Abbiamo già sentito parlare di cantieri. Ma la domanda che uno si fa è: ma quando li vedo? Il ministro Giovannini ha preparato un crono programma dove c’è la data di apertura di questi. Due opere sono aperte da marzo cinque da giugno, otto in settembre, cinque in dicembre e così via. Ognuna con una data precisa”, continua il Premier. Sottolineando di essere sicuro che questo governo riuscirà a rispettare le scadenze prefissate.
E infine, l’ultimo tema economico toccato è stato il decreto Sostegni. Su questo ci si è concentrati sui ristori ricevuti, che stando alle parole del Premier sono avvenuti in rapidità: “dal 30 marzo ad oggi sono stati pagati 2 miliardi e nella seconda settimana 1 miliardo”. Nel merito l’Agenzia delle entrate ha reso noto come a 16 giorni dall’apertura del canale telematico per l’invio delle domande, i pagamenti fatti dall’Amministrazione fiscale a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi sono stati più di un milioni, per un importo che supera i tre miliardi di euro. Entrando nel dettaglio dei numeri si scopre come sono 987.616 le istanze di contributo a fondo perduto per le quali è stato già inviato l’ordine di accredito sul conto corrente. A queste si i aggiungono i 22.269 contributi riconosciuti in forma di crediti di imposta da utilizzare in compensazione, per un totale di 1.009.885. Rispetto all’importo totale, circa 625 milioni di euro hanno raggiunto gli esercenti del commercio all’ingrosso e al dettaglio di autoveicoli e motocicli, 608 milioni sono stati destinati alle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, 336 milioni a quelle manifatturiere e 324 milioni al mondo dell’edilizia.
Altro aspetto analizzato in merito al decreto Sostegni è stato il criterio di assegnazione dei fondi allocati (adesso solo tramite il fatturato), dato le proteste che sono seguite dopo che il decreto Sostegni è stato reso pubblico. Il Mef, per venire in contro alle richieste del mondo imprenditoriale, sta dunque pensando di aggiungere un criterio che riguarda l’imponibile fiscale in maniera tale da far emergere i soggetti più colpiti dalla pandemia. Attenzione però perché “non si può avere tutto” tuona Draghi. Con il fatturano i pagamenti sono più rapidi, mentre con l’introduzione anche di altri parametri i tempi per ottenere i ristori si allungheranno.