venerdì, 15 Novembre 2024
Eurovision 2022: la scaletta serata per serata, gli ospiti e le polemiche
Il conto alla rovescia è finalmente finito: dopo settimane di attesa e polemiche, martedì 10 maggio debutta su Rai1 Eurovision Song Contest 2022, il mega show musicale che torna dopo trentuno anni in Italia – sarà in onda, in diretta, dal PalaOlimpico di Torino – grazie alla vittoria conquistata dai Mäneskin lo scorso anno a Rotterdam. A colpi di The Sound of Beauty, lo slogan di questa edizione in bilico tra post pandemia e guerra in Ucraina (tra i paesi favoriti per la vittoria), a guidare le danze saranno Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, tre conduttori d’eccezione, con scalette blindate per dare spazio ai quaranta artisti in gara: a tentare il bis (improbabile secondo gli eurovisionologi) saranno Mahmood e Blanco, mentre Achille Lauro rappresenterà San Marino. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’evento.
Eurovision 2022, la scaletta della prima semifinale
Il genio e la creatività italiani saranno il tema principale della prima semifinale, in onda il 10 maggio. Ad aprire la serata sarà Alessandro Cattelan, con un monologo (in inglese, perché i tre host non condurranno in italiano) di cui non ha svelato i dettagli: «Farò un’apertura in cui racconterò come il popolo italiano si prepara a un evento di questo tipo. Ci sarà una coreografia spettacolare, ma non posso aggiungere altro». Ad esibirsi saranno – in ordine ordine di apparizione – Albania, Lettonia, Lituania, Svizzera, Slovenia, Ucraina, Bulgaria, Paesi Bassi, Moldavia, Portogallo, Croazia, Danimarca, Austria, Islanda, Grecia, Norvegia e Armenia.
Il programma della seconda semifinale
Anche la seconda semifinale, quella del 12 maggio, sarà aperta da una speciale performance di Cattelan (ma per ora non è dato sapere di che si tratta) e poi salirà sul palco la seconda metà dei paesi in gara, Finlandia, Israele, Serbia, Azerbaigian, Georgia, Malta, San Marino, Australia, Cipro, Irlanda, Macedonia del Nord, Estonia, Romania, Polonia, Montenegro, Belgio, Svezia e Repubblica Ceca. La fine delle due puntate è stimata intorno alle ore 23 (finalmente la cara vecchia seconda serata avrà ancora un senso).
Cosa accadrà nella finale del 14 maggio
Il 14 maggio la serata più attesa, quella della finalissima. Ai Paesi qualificati, si aggiungeranno i cosiddetti Big Five, ovvero Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, che non solo hanno accesso diretto alla finale ma anche diritto di voto nelle semifinali (Italia e Francia votano nella prima, Regno Unito, Spagna e Germania nella seconda). E sarà anche il momento in cui i conduttori avranno modo di esibirsi: Laura Pausini ricorderà la sua carriera con un medley dei suoi più grandi successi, che si concluderà con il suo ultimo singolo. Mika invece ha preparato un mini show «all’insegna dell’importanza di combinare la parola pace con la parola amore». E poi finalmente arriverà il momento di decretare il il vincitore dell’Eurovision Song Contest 2022. Ma occhio agli orari: niente maratone da nottambuli in stile Sanremo, la scaletta è serrata e la finale chiuderà intorno alle 00.30/1.
Tutti gli ospiti di Eurovision 2022
Sì, ci sono i quaranta artisti in gara ma il palco del PalaOlimpico si apre anche ai super ospiti. Martedì 10 si trasforma in mega discoteca con i brani cult della dance italiana: i protagonisti di Dance of beauty saranno Dardust, il produttore tra i più richiesti del momento, accompagnato dal dj-producer Benny Benassi e da Sophie and The Giants. In arrivo anche Diodato: il cantautore interpreterà Fai Rumore, brano vincitore Sanremo 2020. Giovedì 12 tocca invece a Il Volo: il trio formato da Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto tornerà sul palco dell’Eurovision per una originale performance con Grande Amore, brano con cui nel 2015 parteciparono ad #ESC battendo tutti al televoto e arrivando al terzo posto. Spazio poi a Laura Pausini e Mika che duetteranno per la prima volta in assoluto. Per il gran finale, sabato 14, tocca ai Måneskin: i campioni in carica di Eurovison Song Contest, presenteranno in anteprima mondiale tv il loro nuovo singolo, Super model. Occhio poi al ritorno della prima artista italiana ad aggiudicarsi la vittoria nella competizione, Gigliola Cinquetti: la cantante interpreterà la sua iconica Non ho l’età.
Chi sono i favoriti per la vittoria (spoiler: non c’è Achille Lauro)
Secondo i bookmakers i concorrenti da battere quest’anno sono gli ucraini: la band dei Kalush Orchestra, in gara con Stefania, sono dati per vincitori da quasi tutti gli scommettitori, seguiti a ruota da Grecia e Olanda. E mentre sono piazzati molto bene anche Mahmood e Blanco con Brividi, non sono buone le quotazioni di Achille Lauro: la sua Stripper secondo i bookmakers non vincerà neppure la seconda semifinale. Per la serie: ritenta e sarai più fortunato.
L’omaggio a Raffaella Carrà
Nel corso della prima semifinale ci sarà anche un omaggio a Raffaella Carrà, legata ad Eurovision visto che fu grazie a lei che nel 2011 l’evento tornò ad essere seguito con più mezzi e più spazi dalla Rai dopo anni di “dimenticatoio” (dal 1998 al 2010 il periodo più lungo di assenza per l’Italia). «Avevo proposto un tributo alla più grande di tutte. Purtroppo abbiamo un programma da seguire, l’Eurovision non è come Sanremo, dove puoi costruire una lista di cose da fare. Qui ci sono regole molto rigorose e ripetute anno dopo anno, non abbiamo molto tempo a disposizione. È tuttavia impossibile non menzionarla, visto il valore di icona che ha per molti paesi europei. Quindi sarà qui con noi», ha anticipato la Pausini, confermando dunque il tributo.
Le polemiche
Non siamo ai livelli di Sanremo, ma che evento sarebbe senza polemiche? Alla vigilia di #ESC2022 si è discusso un po’ di tutto, in particolare sui social dove Ronela Hajati, la cantante che rappresenta l’Albania e che aprirà la prima semifinale, è finita nel mirino delle critiche per il suo aspetto fisico. Ma è capitato un po’ di tutto, con commenti al vetriolo sui problemi tecnici della maxi scenografia di Francesca Montinaro (un guasto alla motorizzazione impedirà di utilizzare a pieno gli archi e i centri concentrici del sole, che era il punto centrale della scena), e persino la denuncia delle volontarie che hanno parlato di tentativi di molestie da parte di alcuni ballerini durante il party di domenica sera alla Reggia di Venaria. Occhi puntati poi sui conduttori, in particolare dopo le voci sui presunti screzi delle ultime settimane tra la Pausini e Cattelan. Ma quest’ultimo ha minimizzato: «Mi spiace deludere chi pensava altro ma in realtà siamo amici, andiamo molto d’accordo. Ma va bene così, magari questa finta litigata aggiunge attenzione all’Eurovision».
Quanto costa organizzare Eurovision
Organizzare Eurovision costa circa 20 milioni di euro, un po’ più che Sanremo (l’ultima edizione è costata 17,3 milioni e ne ha incassati 42 di pubblicità). Una parte dei costi vengono coperti in gran parte dagli sponsor, dalla vendita dei biglietti degli show (fino a dodici spettacoli, visto che vengono venduti anche i biglietti delle nove prove generali, oltre che dei tre show televisivi. EBU, la European Broadcasting Union contribuisce per circa 4-6 milioni di euro. Il Comune di Torino ha messo in preventivo una spesa di circa 14 milioni di euro per l’evento (5,25 milioni da parte di contribuiti e sponsor) e l’attuale sindaco della città, Stefano Lo Russo, stima la ricaduta economica attorno ai 100 milioni di euro.