domenica, 24 Novembre 2024
Castellina, una delle quattro capitali del Chianti senese
Il Chianti non è solo un brand di vino famoso, forse il vino rosso più conosciuto nel mondo, ma è anche uno stile di vita, il chiantishire, come amano definirlo i sognatori inglesi che lo hanno scoperto e che prima di altri hanno apprezzato le sue peculiarità: i borghi, la storia, le tradizioni, le pievi, i castelli, le meravigliose strade bianche che solcano dolci colline punteggiate da cipressi e da colori straordinari, i panorami ed il suo slow life. Sarà per un buon bicchiere di vino, che qui ha sempre un sapore speciale, o per le passeggiate in questa natura incontaminata, ma bastano poche ore in questo paradiso per rigenerare corpo e anima e pensare ai problemi della vita con più ottimismo.
Una della quattro “capitali” del Chianti senese, forse la più conosciuta e visitata, è Castellina in Chianti. La sua posizione strategica fin dall’antichità, a metà strada tra Siena e Firenze, sentinella delle valli dei fiumi Pesa, Arbia ed Elsa, rese questo borgo importante fin dal Medioevo e ne fece un baluardo militare, tanto che le sue mura e i suoi merli guelfi si possono ammirare da molto lontano.
Di origini etrusche, testimoniate dal Tumulo di Montecalvario, appena fuori del paese, formato da quattro tombe orientate ai punti cardinali, e più a nord, verso San Donato in Poggio, è visibile l’antica acropoli che possiede un pozzo ancora funzionante.
La città ebbe un ruolo di primo piano per la sua posizione chiave di collegamento tra le città etrusche sul Tirreno e quelle dell’Adriatico.
Verso la metà del 1200 nacque la “Lega del Chianti” come organismo di governo, di cui facevano parte soltanto Castellina, Radda e Gaiole. Castellina fu contesa nei secoli da Firenze e da Siena, più volte messa a ferro e fuoco e per questo ricostruita per assumere un aspetto sempre più militare; alla fine i Fiorentini la trasformarono in un’importante roccaforte grazie alla sua posizione strategica, ed ancora oggi ne si può ammirare l’imponente la Rocca.
Il centro storico di Castellina in Chianti ha un impianto medievale di cui è testimonianza Via delle Volte, una strada coperta, addossata alle antiche mura; il borgo presenta una serie di palazzi patrizi, nati dalla ristrutturazione dei precedenti presidi militari.
Nel cuore del Chianti i macellai sono non solo una tradizione ma anche un’istituzione, il salotto buono dove andare ad acquistare la carne e scambiare quattro chiacchiere. Castellina vanta la celebre Macelleria Stiaccini dove Riccardo porta avanti una leggenda lunga 90 anni. Un cognome che qui è storia e qualità. Basta fare capolino alla porta, dare uno sguardo al banco e sbirciare le foto appese che raccontano quando nonno Giovanni ne avviò l’attività in via Ferruccio in una Castellina ancora molto contadina e periferica rispetto ai principali centri, quando la carne migliore veniva venduta ai nobili di Siena. Da allora tante cose sono cambiate e Castellina è diventata il buen retiro di facoltosi da tutto il mondo, che amano fare l’aperitivo o il brunch in macelleria godendo delle antiche ricette della tradizione, dal crostino con la salsiccia alla trippa, dal lesso con le salse al cervello fritto, dalla coratella allo stracotto di guancia, dal lesso alla porchetta di chianina.
Sempre nella via principale si trova uno dei Palazzi Nobiliari più belli e importanti: Palazzo Squarcialupi. Conserva al suo interno lo stemma più antico, quello del lupo con le sei palle nella parte inferiore del blasone, simbolo dell’alleanza degli Squarcialupi con la famiglia Medici di Firenze.
Tale legame è impersonato dagli inizi del 1400 e fino al 1450 da Antonio Squarcialupi, famoso organista al servizio di Lorenzo il Magnifico e proprietario del Codice Squarcialupi, la prima raccolta di opere musicali dell’Ars Nova, che si contrapponeva all’Ars Antiqua nel 1400, ed era considerata profana dalla Chiesa.
Gli Squarcialupi però, nello stesso periodo con altri rami della famiglia, erano anche nemici dei Medici e alleati con la famiglia dei Pazzi, artefici della congiura che portò alla morte di Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo il Magnifico, nel 1476.
Il palazzo ospita al suo interno una cantina storica, un resort, una spa e la Taverna Squarcialupi, uno dei migliori ristoranti del Chianti dove poter gustare piatti della tradizione straordinariamente rivisitati dallo chef.
Lontano dalla frenesia delle città, dalle grandi vie di comunicazioni, il Chianti va cercato fortemente; è un luogo dove non puoi capitare per caso frettolosamente e la bellissima ma tortuosa strada per raggiungerlo sembra una prova per preparare l’anima al meritato Paradiso.