domenica, 24 Novembre 2024
Eternals, il teaser trailer spiegato a mia nonna
Il teaser trailer sbarcato su Internet ieri ci ha dato finalmente un primo, vero assaggio di Eternals di Chloé Zhao, il nuovo film MCU in uscita a novembre. E ha anche prodotto non poche sopracciglia alzate tra chi comprensibilmente non ha mai sentito parlare degli Eterni, non sa chi sono, cosa vogliono, da dove saltano fuori, quanti fiorini pagano (uno). Ecco allora una guida pratica per rimettervi in pari: un bignamino di storia Marvel per sapere chi interpreta chi, perché ci sono già delle polemiche (e quelle quando mai mancano), a cosa si riferiscono tutti quei nomi buffi.
Dunque. Per farla brevissima. Dopo il suo quinquennio di esclusiva alla DC Comics (dove ha creato la saga del Quarto Mondo, cioè i Nuovi Dei e Darkseid, quei tizi che avete visto nella Snyder Cut), il Re, Jack Kirby, torna alla Marvel e nel ’76 crea una saga simile a quella dei New Gods, The Eternals, Gli Eterni, che nel ’78 ottengono una testata tutta loro anche in Italia, ai tempi dell’Editoriale Corno, sono un popolo antichissimo, creato un milione di anni fa da esseri cosmici semi-divini chiamati Celestiali. Dagli esperimenti genetici dei Celestiali sono nati sia gli Eterni, sia i mostruosi Devianti, cioè i loro cugini sfigati. I Celestiali, peraltro, sono già presenti nell’MCU da diversi anni: li nomina il Collezionista in Guardiani della Galassia, e nello stesso film si vede Ovunque (Knowhere), la testa di un Celestiale morto diventata stazione spaziale. In Guardiani della Galassia vol. 2 c’è invece Ego il Pianeta vivente (Kurt Russell), che afferma di essere un Celestiale pure lui.
Tornando a Eternals: gli Eterni sono quindi in giro da tanto, tanto tempo e, come si vede nel teaser, hanno assistito all’evoluzione degli umani, accompagnandola nel corso dei secoli, ma “senza interferire” (credici). E sì, tutto, a quanto pare, è nato dall’incontro tra l’umanità e un posacenere volante, di quelli in marmo che usava mia zia, con il centrino all’uncinetto. Don’t ask.
I primi due Eterni che incontriamo nel teaser sono Ikaris e Sersi. Ikaris è Richard Madden, e se vi invita a un matrimonio, rispondete “NO!!!”, e fuggite. Sersi è Gemma Chan, attrice che nell’MCU è già stata Minn-Erva in Captain Marvel (2019). Sersi è la leader degli Eterni, ha vari poteri, tra cui quello di manipolare la materia, e il suo nome, come quello di quasi tutti gli Eternals, viene dalla mitologia greca, nello specifico dalla maga Circe. Ikaris rappresenta con Sersi l’altra figura centrale del film. Il suo nome è legato ovviamente a Icaro: secoli fa, Ikaris ha un figlio con una donna umana, gli dà questo nome e gli costruisce un paio di ali meccaniche per volare sempre più in alto. Non è finita bene, diremo.
Sersi e Ikaris, nei fumetti, sono Eterni di quarta generazione, nati quindi “solo” ventimila anni fa. Ragazzi.
Angelina Jolie è Thena (da Atena), nata nell’antica Grecia come Azura: nei fumetti, a lei, e non alla dea quasi omonima, hanno dedicato la città di Atene. Sempre nei comics ha, come gli altri Eterni, un elenco di poteri lungo così, che include velocità e forza sovrumane, e tanto altro. Salma Hayek è Ajak (da Aiace), leader spirituale degli Eterni, in grado di scagliare colpi di energia e con un fattore di rigenerazione che Wolverine mollami. Su carta è un personaggio maschile, qui è una donna, sì. Il che ha portato, dicevamo, alla consueta dose di polemichette mosse da chi fino a ieri manco sapeva chi fosse Ajak, o s’indigna perché un personaggio di fantasia, vagamente ispirato a, ma non coincidente con un eroe omerico (cioè un altro personaggio di fantasia, là, il Telamonio), è donna e non uomo. E ok, Internet.
Ma l’hacker? Lo smanettone tecnologico, gli Eternals, ce l’hanno? Perché ogni squadra di eroi e ogni squadra di polizia tipo CSI ce ne ha uno. E infatti eccolo, Phastos (Brian Tyree Henry), che come Efesto se ne sta nella sua fucina a creare cose. Phastos non è stato creato da Kirby, ma nella seconda serie degli Eterni (The Eternals vol. 2, di Peter Gillis e Sal Buscema), nel 1985. Sarà il primo personaggio apertamente gay di un film MCU.
Makkari (dalla storpiatura della pronuncia inglese di Mercurio), è Lauren Ridloff, e anche in questo caso si è optato per un personaggio femminile, al posto di quello maschile nei fumetti. È superveloce e nel film sarà non udente. Grazie al potere del retcon, la prima apparizione nei fumetti di Makkari è avvenuta in realtà oltre trent’anni prima che Kirby creasse gli Eterni, in una storia di Mercurio su Red Raven Comics 1 (agosto 1940). Quel Mercurio, è stato spiegato in seguito, in realtà era proprio Makkari, e lo stesso vale per Thena. In altre parole, le loro controparti a fumetti sono nate ai tempi di Capitan America.
Altri due membri degli Eterni finto-giovani sono Sprite e Druig. Sprite (Lia McHugh) è un’adolescente con migliaia di anni sulle spalle, e come indica il suo nome (“spiritello”, “folletto”), ama gli scherzi e gli inganni, e nei fumetti Marvel, dove è un rompitasche non indifferente, si racconta di come abbia ispirato Shakespeare (per Puck di Sogno di una notte di mezza estate) e J. M. Barrie per Peter Pan. Druig (Barry Keoghan) controlla invece le menti, e nei comics è stato un agente del KGB e poi il primo ministro di un paese immaginario nell’orbita della Russia.
Se Kingo (Kumail Nanjiani) sembra nel teaser una star di Bollywood… beh, lo è. Ama l’attenzione e l’affetto del pubblico, e ha sempre avuto una vita sotto i riflettori. Sugli albi Marvel, Kingo Sunen è stato prima un samurai nel Giappone del XVI secolo, poi una star dei film d’azione nipponici, in cui ha continuato a impugnare una katana (preferendo spesso usare la spada, anziché i suoi poteri, anche in battaglia). In un’intervista di un anno fa per Men’s Health, Kumail Nanjani spiegava che il suo Kingo è ispirato al John McClane di Die Hard e alla star di Bollywood Hrithik Roshan.
Gli ultimi due membri del cast del film di Chloé Zhao di cui dobbiamo occuparci sono Gilgamesh (Ma Dong-seok, alias Don Lee, quello di Train to Busan) e Dane Whitman (Kit Harington). Gilgamesh è il forzuto della squadra, che in una squadra piena di esseri semi-immortali fortissimi fa strano, d’accordo, ma oh. Ha una specie di esoscheletro di energia, prende il suo nome dall’omonimo protagonista di una celebre epopea mesopotamica e come Sersi è stato anche negli Avengers.
Proprio a Sersi è legata la figura di Dane Whitman, che nei fumetti Marvel è un eroe molto amato, il Cavaliere Nero (sì, la battuta sulla celebre gag del grande Proietti è stata fatta. Un milione di volte). Ha una spada magica (la Spada d’Ebano) e qui il discorso ci porterebbe lontano: torneremo a occuparci di lui un’altra volta, promesso. Vi basti sapere, per ora, che si tratta di un eroe legato alla saga di Re Artù, che nei fumetti ha guidato una formazione degli Avengers ed è stato legato sentimentalmente a Sersi, e che la cosa sembra ripetersi anche nel film, generando un triangolo con Ikaris di Richard Madden. E dire che quei due sono stati come fratelli ai tempi di Grande Inverno.
Il teaser si conclude con una battuta non esattamente necessaria, ecco, ma se non ci metti una battuta nel teaser di un film MCU pare poi brutto, perché c’è chi se le aspetta, dice. Sprite si chiede chi guiderà ora gli Avengers, visto che “Captain Rogers” e Iron Man non ci sono più. Richard Madden vorrebbe rispondere che lui è pron…
Ma Angelina Jolie/Thena lo interrompe, spendendo una breve ma sempre efficace perla di saggezza guerriera, che fa ridere tutti. Nell’antica lingua degli Eterni, parlata quando ancora l’umanità era in fasce, gli risponde “Stök…” Ma il resto non si sente, c’è la tazza.