Beast e i survival movies: quando la resilienza è l’arma principale

Beast

A volte, quel fruscio che senti nei cespugli è veramente un mostro: la sensazione di pericolo incombente e il successivo, adrenalinico momento di lotta per la salvezza sono alla base di Beast, thriller adrenalinico che narra le avventure di un padre e delle sue due figlie adolescenti, braccati da un enorme leone assetato di sangue che vuole dimostrare di essere il predatore che regna sulla savana. Il film, distribuito nei cinema da Universal Pictures in anteprima dal 18 settembre in alcuni cinema e dal 22 in tutte le sale, è diretto da Baltasar Kormákur (già impegnato precedentemente con Universal per Everest, Cani Sciolti – 2 Guns e Contraband) e vede protagonista Idris Elba (Fast & Furious: Hobbs & Shaw; Pacific Rim; The Suicide Squad – Missione Suicida).

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Il bello e la bestia

Elba interpreta il Dr. Nate Samuels, un uomo recentemente divenuto vedovo, che torna in Sudafrica, dove aveva incontrato per la prima volta la moglie, per un viaggio programmato da tempo con le figlie in una riserva protetta gestita da Martin Battles (Sharlto Copley), un biologo vecchio amico di famiglia. Quello che nasce come un viaggio pensato per elaborare il lutto si trasforma in una spaventosa battaglia per la sopravvivenza, dopo che un leone, sopravvissuto a un gruppo di cacciatori di frodo assettati di sangue, oramai vede tutti gli esseri umani come nemici e comincia a perseguitarli.
Iyana Halley (Il Coraggio Della Verità – The Hate U Give, la serie This is Us) interpreta la diciottenne figlia di Samuels, Meredith, e Leah Jeffries (la serie Rel, la serie Empire) veste invece i panni della tredicenne Norah.

Una sola regola: sopravvivere

Quello dei thriller basati sulla lotta per la sopravvivenza è un genere sicuramente appassionante, non solo quando i film sono tratti da storie vere, come in 127 Ore (2010) di Danny Boyle. Bisogna fare attenzione, naturalmente, a separare il genere da quello degli horror duri e puri, con i personaggi alle prese con elementi sovrannaturali o incredibili e spietati serial killer: qui parliamo della lotta dell’uomo contro la natura, o elementi della stessa.
Spesso le storie sono semplicemente ispirate da eventi realmente accaduti, magari mischiando più elementi per conferire maggiore varietà e complessità alla storia.
I protagonisti possono essere colpiti da cataclismi, come in The Impossible (2013) o si ritrovano a dover trovare un modo di sopravvivere in un ambiente ostile, come in The Revenant (2015) o a condizioni straordinarie come in The Grey (2011) o The Road (2009), cosa che spesso apre la porta alla fantascienza e a scenari apocalittici come in Io sono leggenda (2007) o spaziali, come Gravity (2010) e The Martian (2015). E come non citare il famosissimo Cast Away (2000) con Tom Hanks?

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L’approccio di Kormákur

Tra i tanti registi che si sono cimentati nel genere, Baltasar Kormákur è sicuramente tra quelli che ha accumulato più esperienza nel campo, dato che nella sua vasta carriera ha già affrontato l’argomento più volte prima di Beast. Nel 2012 ad esempio ha portato nei cinema il drammatico The Deep (Djúpið), storia vera dell’unico sopravvissuto a un disastroso naufragio. Nel 2015, invece, è la volta del glaciale Everest, presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia e con un ricco cast, comprensivo tra gli altri di Jason Clarke, Jake Gyllenhaal e Josh Brolin.

Beast rientra nel novero di storie che vedono opporsi esseri umani contro animali bestiali: eventi che sono alla base della mitologia per il loro significato primordiale e indelebile. I miti greci di Teseo contro il Minotauro, Perseo contro la Medusa, o famosi racconti come Moby Dick e Ventimila Leghe Sotto I Mari, oltre, ovviamente a film celebri come Lo Squalo – Jaws, King Kong, Anaconda, Jurassic Park e Cujo di Stephen King.
Così, quando il produttore esecutivo Jaime Primak Sullivan ha chiamato il produttore di grande successo Will Packer con l’idea di realizzare “Cujo con un leone” Packer ha immediatamente accettato.

Ho pensato che si trattasse di un’idea affascinante. Dovevamo capire che struttura dare alla storia, quali fossero i personaggi, come li avremmo fatti interagire, ma l’idea di un leone e di un thriller sulla lotta alla sopravvivenza mi ha entusiasmato.

Per costruire i personaggi e lo sviluppo narrativo a partire dalle promettenti premesse pensate da Primak Sullivan, Packer e il produttore James Lopez si sono rivolti allo sceneggiatore Ryan Engle, con cui avevano già collaborato nel 2018 per l’apprezzato thriller La Rivalsa Di Una Madre – Breaking In. La sceneggiatura ha così preso un’evoluzione inattesa, raccontando il dramma di un padre che combatte per proteggere la propria famiglia.

Beast è un film che affronta le difficoltà emotive di un padre nei confronti delle proprie famiglie. È una famiglia che è in grande affanno già prima di mettere piede in Africa. Un padre e due ragazze stanno affrontando la trasformazione della propria vita, dopo che la madre è morta di cancro. Si inizia con un nucleo già devastato da un dolore inimmaginabile, per poi vederli messi alla prova da una serie di incredibili circostanze che li porta sulla strada del leone. Ora, sono in pericolo e devono combattere per le proprie vite.

spiega Packer.

Durante il processo di sviluppo e scrittura, gli autori hanno scoperto che spesso i leoni si ritrovano invischiati in una dinamica di vita e di morte contro contrabbandieri senza scrupoli e hanno deciso di inserire questo elemento nella storia.

Dal punto di vista degli umani, è normale valutare che stiano vivendo una situazione impossibile, per cui faranno tutto ciò che è a loro disposizione per sopravvivere alla minaccia che incombe. Ma anche il leone vive un processo di auto-preservazione. Quando i cacciatori isolano un leone uccidendo gli altri membri del suo gruppo, stanno automaticamente creando una feroce scheggia impazzita. Quindi questo film vuole presentare anche la consapevolezza di un leone che s’imbatte nel suo nemico più acerrimo: l’essere umano.

approfondisce Packer.

Packer e Lopez avevano bisogno di un regista che potesse girare scene d’azione ad alto livello d’intensità senza trascurare gli elementi emotivi della storia, e si sono messi in contatto con il regista islandese Baltasar Kormákur, che ha da subito apprezzato l’idea. Infatti, questa è la tipologia di film che da sempre avrebbe voluto fare, sin da ragazzino.

Racconta Kormákur:

Sono fortemente affascinato dagli animali. Sono solito viaggiare con i miei cavalli per la campagna. Anche da piccolo, ritagliavo le fotografie dei leoni africani dalle riviste e dai giornali. Quando ho racconto a mia madre che avrei girato Beast, ha tirato fuori un vecchio album e mi ha detto, “Questa potrebbe essere una delle ragioni per cui stai girando questo film….”

Gli autori hanno deciso di girare il film in Sudafrica, per dare un senso di completo realismo alla narrazione e rendere il terrore vibrante in ogni sua scena.

Baltasar ha fatto un lavoro straordinario nello sviluppare la giusta energia per questa pellicola. La premessa di una famiglia in pericolo combinata alla volontà di girare nella savana sudafricana è un passaggio decisivo. Non abbiamo utilizzato green screen o deciso di ricostruire un set nel mezzo degli Stati Uniti. Il regista voleva girare nell’ambiente originale, con spazi immensi che potessero dare allo spettatore la sensazione di trovarsi lì.

spiega Packer.

Inoltre, Kormákur ha lavorato per immergere il pubblico nel senso di pericolo, proponendo la prospettiva dei protagonisti intrappolati e impauriti.

Il leone è sempre visto dal punto di vista dei personaggi. Percepisci sempre il suo arrivo. Non c’è modo di frenarlo e sei bloccato nell’inquadratura. Già dall’inizio sapevo che tutte le scene d’azione sarebbero state girate in questo modo. È un grosso aiuto alla suspense e all’eccitazione provare la sensazione di essere intrappolati.

spiega Kormákur.

Nel corso del film, è chiaro che il leone attacca solo perché in passato è stato messo in pericolo di vita da altri esseri umani. In questo continuo gioco di emozioni, Beast ci ricorda quanto sia importante rispettare e proteggere le creature e i luoghi del nostro mondo. Il leone di questa storia ci ricorda cosa succede quando la natura non è trattata correttamente.

Per approfondire:

Beast: Idris Elba contro un leone nel trailer italiano
Beast: dietro le quinte ufficiale del film con Idris Elba

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