Il Governo Meloni è «già» politico dato che lo hanno scelto gli italiani con il voto

Siamo nel pieno del Toto-Ministri. Nulla di nuovo. Da sempre, prima della nascita di un nuovo governo, le voci sulla lista dei titolari dei vari dicasteri è un via vai di segnalazioni e smentite. Quindi anche le voci di oggi su chi va e chi viene, che qualcuno cerca di leggere come la riprova della debolezza e delle presunte divisioni interne del centrodestra, fanno parte della normalità politica.

Ci sono però un paio di cose che vanno chiarite e di cui tanto si parla. La prima è legata alla presunta bontà di alcuni nomi. A chi manifesta dei dubbi sulla capacità di certe figure va ricordato come nella legislatura passata abbiamo avuto come Ministro degli Esteri nientepopodimeno che Luigi Di Maio, indimenticato autore di alcune gaffe clamorose, totalmente inesperto ed inadatto al punto che gli italiani, alla prova del voto, lo hanno premiato con un biglietto di solo ritorno a casa propria.

O che dire di Vincenzo Spadafora, sottosegretario con delega allo Sport di cui ammise di «non sapere nulla». Insomma, nulla di più lontano dalla minima dose di competenza richiesta. E come non ricordare la responsabile del Ministero dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per sempre nei libri di storia della Politica (sbagliata) per l’introduzione dei banchi rotelle contro il Covid.

Siamo quindi fiduciosi che Giorgia Meloni ed i suoi alleati sapranno fare meglio, magari di poco, ma sicuramente meglio perché peggio davvero è impossibile.

C’è poi un altro punto: la questione dei «tecnici» e del governo più o meno tecnico. Secondo molti infatti l’utilizzo di persone e competenze fuori dal cerchio delle tessere di partito e degli eletti in Parlamento sia sbagliato, sia un indice di debolezza, sia soprattutto la prova che si tratti di un governo tecnico e non politico. Sarà.

A noi sembra invece molto nitidamente come questo sarà un Governo Politico (con la P maiuscola) a prescindere dalla sua composizione, perché, dopo anni ed anni, abbiamo una maggioranza politica forte che ha avuto un preciso mandato dagli italiani. E nulla è più politico di questo.

Un Governo nelle mani di Giorgia Meloni, quindi di una politica, con una coalizione di partiti alle spalle; niente raggruppamenti dell’ultim’ora, niente tutti dentro senza un programma, senza una linea. L’esatto contrario del Conte bis, guidato dall’asse M5S-Pd che non avevano, e non hanno, nulla in comune. E molto lontano anche dal governo Mario Draghi, Super Tecnico, che seppur contornato di politici, nel Consiglio dei Ministri aveva l’ultima parola (e spesso anche la prima).

Mancano 10 giorni alla prima seduta del parlamento e forse tra due settimane la leader di Fratelli d’Italia potrebbe essere chiamata al Quirinale per ricevere l’incarico di formare il nuovo Governo.Gli italiani chiedono solo che si faccia bene ed in fretta. Il caro energia e l’inflazione stanno davvero piegando il Paese; per questo le hanno affidato con il loro voto oneri ed onori. E si aspettano risposte. E chissene importa se arriveranno da un ministro tecnico o da uno politico.

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