Il sottomarino nucleare Usa nel mar arabico è un messaggio

Dall’inizio della guerra in Ucraina Vladimir Putin e i suoi propagandisti hanno fatto più volte ricorso a minacce nelle quali si citano armi di ultimissima generazione: carri armati, missili ipersonici, aerei da guerra e sottomarini nucleari di ogni tipo. Secondo la narrazione del Cremlino si tratta di armi che in pochi istanti potrebbero distruggere città come Londra e per questo proposito sono stati diffusi dei video simili a videogiochi che spiegano tutta la potenza bellica russa. Mentre l’esercito russo si ritira da Kherson e subisce l’inesorabile controffensiva ucraina -alla quale reagisce bombardando la popolazione civile a Kiev e in tutta l’Ucraina- gli Stati Uniti hanno mandato un segnale a Mosca, all’Iran che fornisce armi ai russi (non solo droni) e alla Cina che ha dichiarato di voler invadere Taiwan entro il 2025. Che segnale hanno mandato gli americani? Una dichiarazione del presidente del Stati Uniti Joe Biden? Questa mattina il comando centrale degli Stati Uniti ha twittato che il suo comandante, il generale Michael Kurilla, «ha visitato il sottomarino missilistico balistico classe Ohio USS West Virginia (SSBN 736) in una località sconosciuta nelle acque internazionali del Mar Arabico». Si tratta di una mossa senza precedenti nella regione dell’Oceano Indiano, più o meno equidistante da Mosca e Pechino, che ha fatto riflettere gli analisti su chi fosse il destinatario del messaggio…

Non certo velato inviato dagli Usa. Una volta in mare aperto un sottomarino a propulsione nucleare armato di missili balistici solitamente rimane sott’acqua per 70 giorni. Praticamente invisibile, l’SSBN è il sottomarino più misterioso della flotta della Us Navy. Come sottolineato da Asia Nikkei, rispetto ai sottomarini ad attacco rapido a propulsione nucleare di classe Los Angeles o Virginia che trasportano armi convenzionali e possono effettuare visite ai porti di tutto il mondo, gli SSBN equipaggiati con missili nucleari in genere non vengonoi mai mostrati al pubblico. Nel raro caso in cui viene fatto, è nelle acque degli Stati Uniti o nei porti del principale alleato dell’America, l’Inghilterra. La scelta di parlarne addirittura su Twitter arriva mentre in Cina si tiene il congresso del Partito comunista, dove è certo che il presidente Xi Jinping riceverà un terzo mandato (senza precedenti) come leader. Durante l’apertura del congresso, Xi Jinping ha descritto l’unificazione di Taiwan con la Cina continentale come «una missione storica del Partito» e ha minacciato di usare la forza, se necessario, per raggiungerla.

A questo proposito lo scorso 19 ottobre l’ammiraglio Mike Gilday, capo delle operazioni navali degli Stati Uniti, ha affermato che «i preparativi per un’invasione navale cinese devono essere fatti immediatamente». L’apparizione di stamattina dell’USS West Virginia nel Mar Arabico arriva esattamente ad un mese dal discorso televisivo del presidente russo Vladimir Putin, quando ha dichiarato che la Russia avrebbe difeso «la sua integrità territoriale con tutti i mezzi» dopo aver subito una serie di perdite sul campo di battaglia nell’Ucraina orientale, avvertendo che potrebbe utilizzare armi nucleari tattiche. Il West Virginia è uno dei sei SSBN di stanza presso la base sottomarina navale di Kings Bay, in Georgia. Il tweet del Comando centrale degli Stati Uniti arriva anche dopo che l’Iran ha iniziato a fornire alla Russia i droni da utilizzare in Ucraina. Il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha dichiarato mercoledì: «Ora abbiamo abbondanti prove che questi UAV vengono utilizzati per colpire i civili ucraini e infrastrutture civili critiche». A proposito della visita il generale Michael Kurilla ha affermato: « Sono rimasto molto colpito dall’equipaggio della USS West Virginia; questi marinai rappresentano i più alti livelli di professionalità, competenza e disciplina in tutto l’esercito americano. Questi sottomarini sono i gioielli della corona della triade nucleare e il West Virginia dimostra la flessibilità, la sopravvivenza, la prontezza e la capacità delle forze USCENTCOM e USSTRATCOM in mare».

Tetsuo Kotani, ricercatore presso il Japan Institute of International Affairs e professore di studi globali alla Meikai University, ha affermato: «Questa è stata forse la prima volta che la presenza di un SSBN è stata resa pubblica nell’Oceano Indiano. L’obiettivo principale del messaggio sono probabilmente i silos di missili balistici intercontinentali che la Cina sta espandendo nel suo deserto occidentali e gli Stati Uniti vogliono dimostrare di avere un vantaggio schiacciante quando si tratta di capacità SSBN».

Secondo Collin Koh, ricercatore presso la S. Rajaratnam School of International Studies di Singapore, il messaggio è probabilmente più mirato alla Russia che alla Cina: «Si tratta di un segnale di deterrenza contro la Russia. Questo sembra essere in linea con i recenti sviluppi in Europa e Medio Oriente: l’esercitazione nucleare della NATO in seguito alla minaccia di Putin e l’intensificazione dell’attività navale della NATO nella regione, in particolare nel Mediterraneo». Le recenti apparizioni di questi sottomarini includono l’USS Rhode Island (SSBN 740) in arrivo alla base navale di Clyde a Faslane, in Scozia, a luglio; la USS Nevada (SSBN 733) in arrivo ad Apra Harbor, Guam, a gennaio; e una visita del giugno 2021 della USS Alaska (SSBN 732) al porto di Gibilterra, un territorio britannico d’oltremare. Poi silenzio fino a stamane ed il messaggio inviato è molto chiaro.

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