giovedì, 13 Febbraio 2025
Parla la difesa di Weinstein: “Stavano con lui perché potente”
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(ANSA) – NEW YORK, 25 OTT – “Guardatelo. Non è Brad Pitt o
George Clooney. Andavano con lui perché era potente”: così,
additando il suo cliente in sedia a rotelle, il difensore di
Harvey Weinstein, Mark Werksman, ha argomentato che “le
bellissime donne” che ora accusano di molestie e stupri l’ex
produttore si erano piegate alle sue richieste perché da lui
dipendeva la loro carriera.
Al processo di Los Angeles – il secondo dopo la condanna a
New York a 23 anni di carcere – Werksman ha parlato di “sesso
mercenario”: “Forse allora era spiacevole. Ora è imbarazzante.
Ma lo facevano tutte. Mentre per uomini ricchi e potenti come
Weinstein il sesso era una merce di scambio”.
Il processo a Weinstein è entrato ieri nel vivo: dopo le
argomentazioni della procura e del difensore, la giuria ha
ascoltato ‘Jane Doe 1′, un’attrice straniera che ha deposto
assistita da un interprete russo. “Mi ha forzato. Io piangevo”,
ha testimoniato la donna nel racconto di un’ escalation di
violenza nella sua camera di albergo a Los Angeles.
Protetta dall’anonimato, l’attrice ha detto di esser stata
aggredita da Weinstein e costretta a un atto di sesso orale nel
febbraio 2013, durante il fine settimana degli Oscar, quando,
dopo la prima del Festival Los Angeles Italia, l’allora re di
Hollywood si era presentato al suo albergo nel cuore della
notte.
Weinstein, che ha 70 anni, si è detto non colpevole per tutti
e undici i capi di accusa nei suoi confronti. Il processo, che
ha preso il via ieri, dovrebbe concludersi alla fine di
novembre. (ANSA).